Bancarotta
Energetica. Secondo il dossier « Cambiamenti climatici, ambiente
ed energia: linee guida per una strategia nazionale di mitigazione e
adattamento
», presentato a Roma il 12 marzo 2009 dal comitato scientifico del WWF
Italia,
il bilancio energetico globale non lascia speranze: per alimentare
l’economia mondiale fino al 2050, mantenendo i parametri attuali, con i
combustibili fossili che coprono l’80,9% dell’energia primaria, servono
856 mila miliardi di tonnellate equivalenti di petrolio. Ma, tra
carbone, petrolio, gas naturale e uranio, il mondo ne ha a disposizione
solo 800 mila. Se dunque i consumi continuano a crescere con il ritmo
degli ultimi 30 anni, prima del 2050 tutte le risorse energetiche non
rinnovabili attualmente accertate saranno
esaurite, senza contare il fatto che, per il progressivo esaurimento e
il costante aumento della domanda, saranno sempre più
costose. L'Italia in particolare basa le proprie forniture di energia
quasi esclusivamente su fonti fossili,
nonostante abbia un buon potenziale idroelettrico, foreste e
produttività agricola che garantirebbero biomasse di scarto, e siamo tra
i Paesi europei più soleggiati.
Ce la faremo entro il 2030 a ridurre del 50% i consumi e del 50% lo
sfruttamento
delle fonti fossili? E se no, che scenari aprirà alla metà del secolo
XXI
questa vera e propria « Bancarotta Energetica »? (un nuovo scenario a
tinte
fosche previsto da William
Riker)
Il
Concilio Universale. Un Papa del futuro riesce a convocare a Gerusalemme
un Concilio dove intervengono tutti i cristiani: cattolici, luterani, anglicani,
episcopaliani, battisti, ortodossi, monofisiti. Tutti decidono di riconoscere un
Primato d'Onore al vescovo di Roma che si trasferisce a Gerusalemme, lasciando
Roma al Cardinale Vicario, e assumendo al contempo il titolo di Patriarca di
Gerusalemme. L'unità tra i cristiani è realizzata, restano fuori solo le ali
estreme del protestantesimo e dell'ortodossia. Una possibilità molto
ottimistica è che ciò accada già durante il pontificato di Benedetto XVI;
anglicani, luterani, ortodossi di Costantinopoli, di Romania e di Serbia (ma non
di Grecia e di Russia) aderiscono al Concilio, Benedetto XVI si dimette da
pontefice, viene convocato un nuovo Conclave, stavolta a Gerusalemme, cui
partecipano tutte le suddette confessioni cristiane con i loro rappresentanti,
Ratzinger viene rieletto, prende il nome di Benedetto XVII e governa su di una
Chiesa notevolmente allargata e collegiale (uno dei pallini di William
Riker)
L'Iraq
del futuro. Una missione di esplorazione terrestre arriva su un
pianeta bucolico e
felice. A tutti gli effetti è un Paradiso, ma... ma ci sono padroni e
schiavi e non se ne parla nemmeno di parlare di emancipazione. Il
sistema funziona e non si cambia.
I Terrestri "altruisti e portatori del verbo della libertà" (qui ci sta
la parodia
degli americani e del loro modo di esportare la loro "democrazia")
allora innescano un movimento di rivolta, lo istruiscono e lo armano...
poi se ne vanno.
Dopo trent'anni tornano e trovano un pianeta libero e liberato... i tre
quarti della popolazione
sono morti nella rivolta, nelle purghe e negli scontri. La terra
lasciata a sé stessa si è
tras formata da un giardino a una giungla o un deserto, a seconda del
clima, sono perse per sempre tecnologie, conoscenze, libri e opere
d'arte.
Le città sono cumuli di macerie, i superstiti sembrano più cittadini di
Gaza che felici uomini liberi e non possono nemmeno ritornare indietro
perché chi parla di schiavi finisce impiccato in un clima da Periodo del
Terrore.
I terrestri che hanno innescato il casino vengono riconosciuti e al
grido "È tutta colpa loro..!" finiscono pure loro sulla forca!
(un'altra distopia di Sandro
Degiani)
Homo
sedentarius.
L'uomo sta diventando ogni giorno più sedentario. Ormai le automobili
stanno diventando sempre più simili a sedie a
rotelle, e poi la gente va in palestra e fa le diete. In ufficio ben
pochi
salgono utilizzando le scale e non l'ascensore, la gente lascia la
macchina sulle strisce pedonali per non fare
20 metri e raggiungere un parcheggio semivuoto con alcune migliaia di
posti
auto, la mattina si vedono auto in terza fila di mamme che portano i
figli alle elementari
quando a pochi metri ci sono (visibilissimi) parcheggi vuoti. Si
potrebbe proseguire con
centinaia di esempi. In poche generazioni, se verrà a mancare un apporto
genetico da popolazioni nomadi o quasi (con l'inurbamento selvaggio del
Terzo Mondo oramai sono rimasti solo qualche migliaio di boscimani,
indios e
pigmei che camminano ancora "sul serio"), i popoli dell'emisfero Nord
diverranno quasi inabili alla deambulazione, con una dentizione priva di
canini e di molari, con
braccine esili e solo le dita che utilizzano il mouse ancora
relativamente prensili e
sviluppate. Oppure, tenuto conto delle crisi energetiche e alimentari
alle
porte, quando ascensori, automobili e supermercati saranno visti come la
lontana
età dell'oro, l'Homo sedentarius sarà spazzato via dall'Homo movens
entro
la fine del XXI secolo? (un incubo di MAS)
L'isola
errante. "The city that sailed"
è un film con Will Smith nel quale, a causa di un incantesimo, l'isola di Manhattan si stacca
dal Nordamerica e naviga nell'Atlantico. Ora, cosa su succede se Manhattan comincia davvero a navigare per
i mari a causa non di magia ma di un insolito fenomeno della crosta terrestre? Le marine militari e i governi
vengono subito messi in allerta e la US Navy insegue Manhattan con un'intera flotta di navi da
guerra, prima che i Russi la rimorchino fino alle loro coste. Quali le
conseguenze a livello internazionale? (un'idea incredibile di Lucasauro)
(Con)Templare.
Un ordine militare come quello dei Templari o dei Rosacroce è rifondato, per
esempio negli Stati Uniti, dove costruisce una sua roccaforte imprendibile tra
le Montagne Rocciose, ottiene il sostegno di molti plutocrati e tenta di
prendere il potere a Washington prima e nel mondo intero poi. Come andrà a
finire? (ancora Lucasauro)
The
Day After/2. Iperbolico
progresso scientifico e tecnologico, colonizzazione dei mondi vicini, fondazione
di una futura Repubblica Universale estesa a tutto il Sistema Solare ed ai
sistemi planetari finitimi (ecco una proposta
di Estec)
The
Day After/3. Al
contrario, caduta della civiltà occidentale e del sistema capitalista.
La tecnologia regredisce come gli stili di vita del mondo occidentale.
Africa e Asia si trovano irrimediabilmente
avvantaggiate dalla presenza di risorse considerevoli e dall'abitudine
ad arrangiarsi, il Primo Mondo diventa il Terzo Mondo, ed
inizia per noi un nuovo Medioevo (questa è di
Homer
e di Filobeche;
ecco la pessimistica idea
di quest'ultimo)
The
Day After/4. La previsione di Bhrg'hros
è diversa: epidemia di secessioni e
federazione mondiale di microrepubbliche o microregni etnici (la cosiddetta "Eurasia
cantonale")
The Day
After/5. Una mutazione genetica produce un virus devastante
che decima la razza umana: ogni 10.000 persone ne sopravvive solo una. La
popolazione mondiale scende a 600.000 individui che devono subito abbandonare le
città, invase dai topi e dagli animali spazzini, e rifugiarsi in campagna; la
storia umana ricomincia a partire da una civiltà agricola (proposta avanzata da
Perchè
no? e da William
Riker, basandosi su "I Sopravvissuti", un famoso sceneggiato anni settanta)
The
Day After/6. Una tesi alternativa sulle estinzioni di massa che
costellano la storia biologica della terra afferma che queste non furono dovute
all'impatto di asteroidi, la cosiddetta crisi dell'iridio, ma all'emissione di
gas velenosi, in particolar modo l'acido solfidrico, da parte di un oceano
impoverito d'ossigeno a causa del surriscaldamento globale. Ammettiamo che il
periodo post-glaciale che stiamo vivendo diventi ancor più caldo
dell'equivalente medievale e che tale fenomeno si riverifichi. L'uomo è
costretto a ritirarsi sotto terra, a causa dell'atmosfera velenosa, oppure a
rinchiudersi in comunità isolate dall'esterno, come navi spaziali. In entrambi
i casi come cambiano la cultura e la società? Essendo ridotta oggettivamente la possibilità di
commerciare, sorgerà una nuova economia curtense, come nella precedente ucronia? (questa
è di Enrica
S.)
Le
Città Sommergibili. Nel caso in cui una guerra
atomica totale devasti il pianeta, alcuni hanno proposto di fare ricorso a vere
e proprie « città sommergibili »: verrebbero varati immensi sottomarini nucleari indipendenti
dalla superficie, perchè in grado di ricavare uranio da miniere sottomarine o
addirittura dall'acqua di mare tramite apposite resine. Inoltre queste città
sommerse estrarrebbero l'ossigeno dall'acqua di mare, userebbero l'idrogeno
come combustibile, e coltiverebbero vegetali dentro apposite serre idroponiche.
Queste vere e proprie Arche di Noè sarebbero in grado di rifugiarsi a tempo
indeterminato nelle profondissime fosse oceaniche, al riparo dalle radiazioni grazie ai chilometri di acqua
soprastanti, anche per secoli se necessario, finché la superficie non ritorni
abitabile (uno speranzoso progetto di William
Riker)
Altro
che Homunculus. Senza bisogno di far ricorso a spaventose guerre
termonucleari, meteoriti killer o colossali eruzioni vulcaniche, la minaccia per
il genere umano può venire dallo spazio profondo. Infatti a soli 6000 anni luce
dalla Terra si trova Eta Carinae, una stella supergigante blu posta nella
costellazione della Carena, che è tra gli astri più massicci e più luminosi
conosciuti. Essa ha subito negli ultimi secoli notevoli variazioni di
luminosità, raggiungendo un massimo nel 1843, quando divenne fra le stelle più
luminose visibili ad occhio nudo, mentre oggi è osservabile solo con un binocolo.
Il telescopio spaziale Hubble ha mostrato come essa sia circondata da
un'impressionante nebulosa (detta Nebulosa Homunculus), evidentemente prodotta
dagli strati esterni della stella che essa ha violentemente espulso. Gli
astronomi pensano che essa sia sul punto di esplodere in supernova, anche se
l'imprevedibilità di questi eventi impedisce di fare previsioni su quanto le
resti da vivere: potrebbe esplodere domani o tra 50.000 anni. In ogni caso più
di uno teme che l'esplosione in supernova di una stella così vicina a noi, in
termini astronomici beninteso, irraggi il pianeta Terra con radiazioni
pericolose, se non letali. Se questa possibilità si verifica, che strategia
inventeranno gli uomini del futuro prossimo per sopravvivere? (non poteva essere
che di William
Riker)
La
Lebbra del Silicio.
Che accade se un virus spaziale attacca il silicio in forma cristallina
e distrugge oggi nostra apparecchiatura elettronica? La "Lebbra del
Silicio" ci
riporterà alle caverne ed alla selce, e forse addirittura
all'estinzione, dato che non sapremmo reagire in tempi rapidi con un
cambio radicale di
tecnologia? Davvero rimarrà solo qualche tribù Masai e gli aborigeni
d'Australia? Speriamo che siano più furbi di noi e non mettano tutte le
uova in un
paniere... (la si deve a
Sandro
Degiani)
L'Europa
colonizzata. La popolazione del cosiddetto Primo e Secondo Mondo diventa
via via sempre meno fertile, tanto da entrare in recessione demografica, mentre
il cosiddetto Terzo o Quarto Mondo conosce un boom demografico sempre crescente.
Ben presto la sproporzione di popolazione tra paesi poveri e paesi ricchi
diventa di dieci a uno. A questo punto emergono nel Quarto Mondo dei caudillos,
da noi stessi intronati e a cui noi stessi abbiamo venduto armi in abbondanza, i
quali pensano: "E se ne approfittassimo?" Scoppia così una vera e
propria guerra planetaria, non più tra est e ovest, ma tra nord e sud del
mondo. Quest'ultimo riversa contro il nord una marea umana disposta anche al
suicidio, e il nord risponde con le sue armi più terribili, ma infine viene
sopraffatto. Risultato: tra 300 anni la stirpe caucasica è
minoritaria nel mondo, vive nella stesse condizioni di povertà in cui oggi
versano i profughi del Darfur, non ha diritti politici, non può portare armi ed
è tiranneggiata dai discendenti dei popoli africani ed asiatici che durante
l'era coloniale aveva tiranneggiato lei. L'oppressione si colora anche di tinte
religiose, con i dominatori musulmani che tentano di eradicare il cristianesimo,
una religione divenuta proibita, che si può praticare solo di notte. Lungi
dall'essere tecnologicamente progredito, quel mondo è sommerso dai rifiuti e
dalle macerie della nostra civiltà: Milano e Firenze sono sparite sotto colline
su cui crescono prati e alberi, mentre Venezia è stata sommersa e Roma è
divenuta un'immensa baraccopoli. Ma anche in questo mondo esiste un Papa, esiste
una Chiesa nelle catacombe, e soprattutto esiste un movimento guerrigliero
che intende respingere gli invasori e restituire l'Europa agli Europei... (un
incubo di William
Riker, che si è ispirato a un fumetto sceneggiato dal grande Mino Milani)
La
Religione della Scienza. La persecuzione dei cristiani cui si accenna nell'ucronia
precedente può essere realizzata, anziché da musulmani fanatici che hanno
conquistato l'Europa, dai nostri stessi politici, che in un futuro hanno
abbracciato l'ideologia dello Scientismo, un materialismo ateo spinto alle
estreme conseguenze, e che quindi rappresenta a sua volta una religione perchè,
come ha detto Pascal, ci vuole altrettanta fede per affermare con certezza che
Dio non esiste, quanta ce ne vuole per affermare con sicurezza che esiste. Ad
ogni modo questa nuova ideologia potrebbe instaurare una dittatura simile a
quella di "1984" di Orwell, oppure potrebbe limitarsi più
subdolamente ad affermare la libertà di religione nella propria Costituzione,
in effetti però riservando questa libertà al solo Scientismo, rendendo
impossibile ogni altro culto. In pochi decenni la maggioranza della popolazione
mondiale si convertirebbe alla fede nell'onnipotenza delle scienze, grazie al
progresso tecnologico che permetterà di sconfiggere malattie e catastrofi
naturali, ed alla fine il motto "L'Uomo è il solo Dio" diventerebbe
lo slogan inculcato nei bambini fin dalla giovinezza. Ma anche in questo caso un
"resto d'Israele" (come lo definivano i profeti ebraici) resisterebbe
alla persecuzione, ogni religione conserverebbe un pur ristretto numero di
fedeli nella clandestinità, e forse un novello Mosè organizzerà una
spedizione per colonizzare un remoto pianeta, ma in realtà una riedizione del
biblico Esodo per assicurare ai suoi correligionari una nuova patria nei
cieli... (questo, ispirandosi al romanzo "Al di là della luce, al di là
delle stelle" di Paolo Pugni, è il punto di partenza per un racconto
scritto da William
Riker nella sua adolescenza)
Fabbricanti
di universi. Con l’avanzare della tecnologia, in futuro molti
uomini potranno (denaro permettendo) comprare parte di pianeti e
satelliti del Sistema Solare e
personalizzarli, cioè farli abitare a propria discrezione degli animali,
vegetali, umani, macchine
delle fogge più strane. Ad esempio ci potrebbe essere un satellite che
riproduca la mitologia classica abitato da sirene,
ciclopi, centauri, idre tutti costruiti in laboratorio, ma anche da
uomini clonati abbigliati come gli Antichi Greci. Un altro invece
potrebbe essere Medievale, un altro riprodurre il West o la Terra di
Mezzo.
Resta pacifico che i creatori di detti “universi” si autoconsiderino
degli dèi agli occhi degli abitanti dei loro mondi e come tali si
facciano
adorare
(questa ucronia è ispirata al celebre ciclo “Fabbricanti di Universi”
del maestro di SF Philip Josè
Farmer, il preferito di
Never75)
Basta un
po' di pratica... Ucronia ispirata al racconto “L’effetto
anomalia”
del 1984, di David Brin. Uno scienziato finisce in un universo
parallelo, dove gli oggetti inanimati, invece di consumarsi, migliorano
con l’uso, modificando persino la loro forma e composizione; i manici
degli attrezzi si adattano a chi li impugna, i vestiti si adattano a chi
li indossa (uno dei personaggi ha l’abitudine, quando mangia, di
pulirsi la bocca col polso sinistro, per cui i suoi abiti hanno
sviluppato un tampone di spugna sul polsino sinistro), le lame diventano
più affilate, le armature e i muri diventano più robusti, e così via.
Per contro, l’effetto funziona solo se gli oggetti sono usati da esseri
intelligenti come l’uomo, ci vuole tempo perché il risultato sia
visibile (giorni, settimane, o mesi), e gli oggetti regrediscono se non
sono usati per lungo tempo.
Non vi svelerò come la società del mondo parallelo si è sviluppata, nel
racconto; a voi il piacere di immaginare come si sarebbe evoluta la
civiltà umana, partendo dagli stessi presupposti...
(pensata da
MattoMatteo)
Un mondo senza petrolio. Siccome è stato il
petrolio
ed i soldi legati ad esso a permettere il boom delle nazioni arabe, soprattutto
dell'Arabia Saudita, se l'umanità avesse abbandonato l'uso del petrolio per
utilizzare la sola energia nucleare, il mondo arabo non sarebbe mai asceso, ed
anche il terrorismo di matrice islamica non sarebbe
mai nato così come lo conosciamo. Ecco un'altra interessante ucronia:
"2037 - Viaggio in Oriente", memorie di viaggio in una regione
primitiva e suggestiva della Terra, rimasta intatta ed intonsa dopo due secoli
di progresso, scritta da un turista proveniente dalle Colonie Lunari... (proposta
da Sandro
Degiani; ecco una discussione
animata su questo tema)
Ed il Clone erediterà
la Terra... In pratica un Governo Mondiale formato da scienziati senza molte remore morali e
religiose
mette in atto tecniche di fecondazione e gravidanza extrauterina artificiale e
"produce" bambini geneticamente perfetti a ritmi industriali. La
popolazione mondiale aumenta a dismisura ed è costretta a cercare colonie
spaziali per il suo "spazio vitale" (un'altra idea distopica di Sandro
Degiani)
X-Music. In seguito
ad una guerra termonucleare si producono mutazioni decise nel DNA umano, e
nascono esseri umani con sette o addirittura nove dita. Essi diventano eccelsi
pianisti e chitarristi o imbattibili nuotatori. Per non parlare della
dattilografia, che diventa una loro specialità, almeno finché il comando
vocale dei computer non li mette in cassa integrazione. Essi tornano ad essere
una categoria povera, triste ed isolata. Nasce su queste basi una musica
tristissima e struggente, simile al Fado portghese, suonata con eccezionali
strumenti: flauti, clarinetti ed oboe spropositatamente lunghi e con ben
19 chiavi, in grado di coprire 7 ottave! (Sandro
Degiani
ha sempre delle idee pazze!)
Danguard per davvero.
Continuiamo con la serie delle ucronie ispirate ai robottoni giapponesi anni
'70. In un prossimo futuro viene scoperto che il Sistema Solare non ha otto
pianeti (ricordiamo che Plutone è stato declassato da pianeta a pianeta nano il
24 agosto 2006) ma nove, esistendo un pianeta delle dimensioni di Nettuno nella
remota nube di Oort, ad oltre 20 miliardi di Km dal Sole (tale eventualità non
è del tutto scartata dagli astronomi della nostra Timeline, ma è comunque
considerata molto remota). In base alla Terza Legge di Keplero, un tale pianeta
impiegherebbe non meno di 1500 anni per ruotare attorno al Sole; chiamiamolo
Prometeo, come nell'anime "Danguard". Ovviamente esso risulta
assolutamente gelido (le sue nubi esterne si trovano a soli 15 Kelvin, cioè 258°
Celsius sotto zero), e non può risultare un nuovo Eden per l'umanità; esso
tuttavia può avere molte lune rocciose, anch'esse gelide e oscure ma
ricchissime di minerali preziosi per la nostra tecnologia. Si scatena dunque una corsa
alla conquista delle ricchezze di Prometeo, sia con sonde automatiche che con
equipaggi umani; la lunghezza del viaggio richiede propulsori più efficienti
dei nostri (leggasi nucleari). La corsa può degenerare in guerra tra le grandi
potenze: un conflitto planetario combattuto non più a causa di Sarajevo o
Danzica, ma per un remotissimo pianeta ai confini del Sistema Solare... (William
Riker non si smentisce mai)
Daitarn III per davvero. I
robot industriali non antropomorfi (sottolineo: non antropomorfi!), comandati da
computer superpotenti, acquisiscono coscienza di sé e, pur non avendo forma
umana, cominciano a considerare sé stessi la naturale evoluzione dell'Homo
Sapiens nella scala gerarchica della Natura. Questi robot operai si
ribellano all'umanità, come Hal9000 di "2001 Odissea nello Spazio",
prendono possesso delle industrie in cui lavorano soppiantando gli operai umani,
ed anche di basi orbitanti e delle miniere poste sugli asteroidi e sugli altri
pianeti, e dichiarano guerra al genere umano, decisi a soppiantarlo come gli
Homo sapiens hanno fatto con gli Homo neanderthalensis. Deve
sorgere un eroe come Haran Banjo di Daitarn III per riuscire a vincere quella
che ormai è una guerra di sopravvivenza del genere umano (William
Riker è particolarmente ispirato da Anime e Manga!)
Ecce
Cyborg/1. Versione minimale dell'ucronia precedente. I cyborg (robot pensanti) conquistano una
parte (o la totalità) del pianeta Terra e fondano un loro impero, in
competizione con gli stati degli uomini (la più geniale idea di Estec)
Ecce
Cyborg/2. Grazie
all'enorme sviluppo della nanotecnologia vengono creati sciami di nanomacchine
intelligenti a scopo medico e industriale; ad un certo punto però
le nanomacchine sfuggono al controllo degli umani, si replicano a dismisura
ed iniziano a divorare qualunque forma di vita organica: ogni traccia di vita
scomparirà dal nostro pianeta se gli scienziati non troveranno rapidamente una
soluzione... (un'idea ispirata al romanzo "Preda" di Michael Crichton
e rilanciata da Blade87)
Ecce
Cyborg/3. Ovvero, il futuro sognato da tanti libri di fantascienza che si
trasforma nei piccoli problemi della realtà quotidiana. Prendiamo il caso dei
robot: in un prossimo domani essi sono diventati intelligenti come gli esseri
umani, ma in effetti sono i tizi più noiosi del mondo: non capiscono l’amore,
per loro i grandi valori non contano nulla, non amano il calcio, parlano solo dei
loro problemi di coscienza e per la maggior parte sono in depressione cronica,
perchè sanno di essere entità intelligenti eppure fabbricate e artificiali). Fiorisce
il lavoro di robopsicologo, perchè i robot diventano inutili al lavoro, anche
se non sentono la fatica si sentono troppo depressi per lavorare e non ne hanno
bisogno: non mangiano e non hanno bambini (altra causa della loro depressione).
Rifiutano i lavori più difficili perché pensano che la loro intelligenza ne
risulti offesa, preferiscono lasciarli agli umani "meno intelligenti".
Sono riusciti a farsi riconoscere gli stessi diritti degli umani e si fanno dare
aiuti fiscali perché non lavorano, hanno imposto la discriminazione positiva nei
confronti dei robot industriali e sono molto sospettosi in fatto di razzismo,
facendo celebrare tanti processi. Brigano addirittura per adottare bambini
umani. In poche parole abbiamo creato uno popolo annoiato che non dorme mai, che
sa tutto meglio degli altri, egoista, depresso e sprezzante: in una parola,
assomiglia assai ai moderni parigini (grazie al marsigliese Perchè
no?)
I
Virtuali. Nel tardo ventunesimo secolo la tecnologia ha fatto
passi da gigante, e grazie a dei congegni chiamati Neurostimolatori,
che agendo su specifiche aree del cervello danno l'illusione della
vista, del tatto, dell'udito e di tutti gli altri
sensi, chiunque può entrare nella realtà virtuale e vivere un'esistenza
parallela a quella reale. Ormai esiste un mondo digitale parallelo a
quello vero (lontano discendente dell'odierno Second Life), chiamato
Cyberworld, dove tutto è possibile e non esistono dolore, fatica e
malattie. Con il passare degli anni sempre più persone in tutto il
pianeta dimostrano di preferire le meraviglie del mondo virtuale al
faticoso mondo reale e passano sempre più tempo interfacciate a
Cyberworld. Ad un certo punto, nel 2095, una nuova tecnologia realizzata
da una potente multinazionale rende possibile trasferire un'intera
mente umana in un computer, rendendola praticamente immortale. In poco
tempo il nuovo procedimento viene messo alla portata di tutti:
le multinazionali vorrebbero poterlo brevettare ma l'intera comunità
mondiale insorge contro di loro costringendole a
cedere. Centinaia di milioni di persone vi si sottopongono, trasferendo
le loro menti in speciali computer quantistici capaci di contenere
oceani di dati e facendo ibernare i loro corpi ormai ridotti a involucri
vuoti. Tutti vogliono l'immortalità, e così in pochi decenni l'intera
popolazione mondiale trasferisce la propria mente in
Cyberworld. Nel mondo reale restano soltanto automi e macchine, che
gestiscono i computer quantistici secondo le istruzioni delle menti
umane all'interno di essi. Ormai la razza umana si è trasformata in una
nuova razza, quella dei Virtuali, vere e proprie creature digitali che
vivono una vita comoda e priva di fatiche all'interno di Cyberworld.
Ovviamente vi sono anche conseguenze profondamente negative: prima di
tutto la popolazione mondiale è destinata a non crescere più
poiché i Virtuali non possono morire ma nemmeno riprodursi, giacché si
può trasferire una mente in un computer, ma non certo crearla ex novo
all'interno del computer
stesso; in secondo luogo la Terra, senza più gli umani a gestirla e a
controllarla, torna ad essere un pianeta selvaggio e incolto, dove le
uniche "isole" di tecnologia sono le città fortificate dove le macchine
servitrici dei Virtuali custodiscono i computer quantistici. Oltre a
tutto ciò non vi è alcun ulteriore progresso tecnologico, e tantomeno
una conquista dello spazio,
perchè i Virtuali hanno già tutto ciò che serve loro per vivere e
possono creare qualsiasi cosa semplicemente assemblando un po' di bit,
quindi non hanno alcun interesse nel far progredire la loro civiltà e
preferiscono crogiolarsi nella beatitudine della vita eterna...
(una distopia di Blade87)
Star
Wars per davvero (basata sul fatto che nell'ultimo censimento negli USA e
in Gran Bretagna alcune decine di migliaia di persone si sono dette "di
religione Jedi"). Nel futuro prossimo i film di George Lucas ispirano una
religione vera basata sulla credenza nella Forza. Mediante tecniche tibetane di
meditazione un gruppo riesce a controllare una telecinesi e delle capacità
mentali che chiamano "Forza"; cosi nasce un Ordine Jedi. Quest'ordine
proclama Geogre Lucas profeta e ritiene che i suoi film predicano il futuro (una
profezia parla della venuta di un "eletto" della Forza)! Vengono
riconosciuti come religione vera e propria. Nei secoli seguenti, con lo
sviluppo della navigazione interstellare e l'incontro con nuove razze questa
religione prende sempre più piede e affina le sue tecniche di uso della Forza.
Nasce anche un contrordine, detto Ordine Sith. Una larga parte dell'umanità si
ispira alle profezie lucasiane e durante i secoli combatte molte guerre per
fondare una vera Repubblica Galattica. Con il tempo la Terra é ribattezzata
Coruscant e diventa la capitale della repubblica. Un giorno nasce un bambino
chiamato Anakin, un nome davvero comune da tanti secoli... (proposta da
Perchè
no?)
Baldios per davvero.
Dopo una serie di guerre apocalittiche combattute con armi nucleari, un gruppo
sparuto di terrestri sopravvive nel sottosuolo. Lì si formano nel corso dei
secoli alcune civiltà sotterranee con una gerarchia molto rigida. A capo di
tutte le città c'è un imperatore (detto "Wanax") che ha potere di
vita e di morte sui suoi sudditi. A fianco a lui si evolve una parallela casta
militare. Nonostante le limitazioni, il progresso continua. Le città
sotterranee si ingrandiscono sempre di più e nel frattempo l'uomo ha costruito
speciali tute per emergere dal sottostuolo senza contaminarsi. Ovviamente gli
uomini non hanno perso il vizio di farsi la guerra a vicenda. Passano i secoli.
Visto che la Terra è malata e la popolazione del sottosuolo cresce sempre più,
in una delle città sotterranee più prospere si decide la costruzione di
astronavi per fuggire su un altro pianeta. Nel frattempo la fazione
"militaresca" è sempre più scalpitante, non ne può più di stare
nel sottosuolo e con un pronunciamento il generalone di turno ammazza l'ultimo
imperatore, invade con una guerra lampo le città più vicine e stermina gran
parte dei suoi abitanti riducendo gli altri in schiavitù. Poi, con un simile
"bottino", fa imbarcare il suo esercito e gran parte dei civili sulle
astronavi di recente costruzione. Le astronavi viaggiano per molti anni nello
spazio, e dopo un lungo peregrinare si imbattono in un pianeta all'apparenza
adatto alla vita e molto simile al loro d'origine. Anziché agire per vie
diplomatiche, ingaggiano una guerra tremenda con la popolazione di questo
pianeta. La battaglia si fa dura e spietata, anche perché gli abitanti di
questo pianeta hanno anch'essi una discreta tecnologia. Alla fine della guerra
si assiste ad un fondamentale pareggio: entrambi gli schieramenti sono prostrati
da lutti e da distruzioni, ma la situazione è peggiore per i terrestri dato che
ormai la loro popolazione è all'osso, mentre l'altro pianeta nonostante tutto
ha ancora molte risorse. Ad un certo punto il generale terrestre, vistosi ormai
alla frutta, decide di giocarsi il tutto per tutto e, anche contro il parere del
suo stato maggiore, decide per ripicca di lanciare sul nuovo pianeta delle armi
di distruzione di massa e poi di allontanarsi in fretta. Una volta lanciati i
terribili ordigni (e visti i catastrofici effetti) il generale ed i terrestri
restanti si accorgono che in realtà il pianeta su cui si sono così tanto
accaniti e che in pratica hanno condannato a morte era in realtà il Pianeta
Terra del passato! In realtà il loro non è stato un viaggio nello spazio ma
nel tempo! Ma ormai è tardi per i pentimenti, non c'è più nulla da fare ed il
generale col suo esercito ripartono a bordo della loro astronave alla ricerca di
un altro pianeta. Speriamo almeno che la lezione sia servita qualcosa al
generalone ed a quelli come lui nella nostra Timeline (dopo
Jeeg Robot, Daitarn III e Star Wars per davvero, un'ucronia
a dir poco apocalittica di Never75)
Voci di Terra Vicina.
Nel suo malinconico romanzo "Voci di Terra Lontana" (1986) lo
scrittore Arthur C. Clarke, noto tra l'altro per essere l'autore di "2001,
Odissea nello Spazio", immagina che il deficit di neutrini solari che
raggiungono la terra (un terzo di quanto previsto dal Modello Standard) venga
interpretato come il segnale che il Sole sta per esplodere in Supernova,
esplosione che avrà luogo verso il 4000 d.C. Impossibile, ma supponiamo che
quest'eventualità possa davvero verificarsi. In che modo l'umanità potrà
salvarsi, cercando una nuova patria tra le stelle? (se lo domanda il solito William
Riker)
Campi magnetici artificiali.
Un'idea ispirata dai documentari su Discovery Science dedicata alla misera fine fatta da Marte e altri
pianeti: alla cessazione del campo magnetico planetario, secondo alcuni studiosi
l’atmosfera e l’acqua se ne fuggirono verso lo spazio profondo, e tale fine prima o poi toccherà alla Terra.
Ma gli scienziati del remoto futuro, angosciati dall'idea di fare la fine del topo,
propongono di mettere in orbita una serie di anelli superconduttori in cui fa circolare corrente
elettrica generata da grandi reattori a fusione. In tal modo sarà possibile circondare
i pianeti con un buon campo magnetico a prova di vento solare e di raggi
cosmici, ed in grado di preservare atmosfera e liquidi evaporabili; da qui alla
terraformazione dei pianeti rocciosi il passo è breve... (un sogno ad occhi
aperti di Renat1)
La Sfera di Dyson.
Nel 1959 l'astronomo inglese Freeman Dyson pubblicò sulla rivista
Science un articolo intitolato "Search for Artificial Stellar Sources of
Infrared Radiation" (Ricerca di sorgenti stellari artificiali nella
radiazione infrarossa), in cui ipotizzò che delle società
tecnologicamente avanzate avrebbero potuto circondare completamente la
propria stella madre con una struttura artificiale di forma sferica,
detta per questo "sfera di Dyson", centrata sull'astro e di raggio pari a
quello di un'orbita planetaria. Oltre ad essere un modo per raccogliere
un'enorme quantità di energia solare, questa struttura permetterebbe di
creare uno spazio abitativo immenso: una Sfera di Dyson centrata sul
Sole, con un raggio pari alla distanza tra Sole e Terra, avrebbe una
superficie pari all'incirca a 600 milioni di volte l'area della
superficie terrestre. La quantità di materiale necessaria per costruire
la sfera è enorme, ma il pianeta Giove conterrebbe abbastanza materia
per la sua costruzione, a patto ovviamente di smantellarlo per intero,
il che richiederebbe enormi quantità di energia. Inoltre, la forza di
gravità della stella agente sulla sfera avrebbe una media di zero: come
risultato la sfera si comporterebbe come se la stella non esistesse, ed
andrebbe quindi tenuta in posizione qualche dispositivo per non
spostarsi e non sbattere contro la stella con la parete interna. Siccome
una sfera di Dyson lascerebbe fuoriuscire per lo più la sola radiazione
infrarossa della stella, Dyson suggeriva che un possibile metodo per
cercare civiltà extraterrestri potrebbe essere proprio la ricerca di
grandi fonti di emissione infrarossa nello spettro elettromagnetico.
Ora, che accade se in un futuro remoto una civiltà terrestre
ipertecnologica decide di risolvere i problemi abitativi legati alla
sovrappopolazione non cercando nuovi pianeti da colonizzare, ma proprio
costruendo una Sfera di Dyson attorno al Sole? Le future guerre mondiali
saranno combattute per spartirsi gli enormi territori messi così a
disposizione dell'umanità?
(ideata da William
Riker)
Globus Cassus.
E se invece un Homo supersapiens del futuro trasformasse la Terra in un
Globus Cassus, cioè in un icosaedro compresso cavo al proprio interno,
come progettato dall'architetto e artista svizzero Christian Waldvogel,
che l'ha presentato per la prima volta alla Biennale di Venezia del
2004? Questa struttura incorporerà tutto il materiale che costituisce
attualmente la Terra, inclusi il mantello e il nucleo; l'idrosfera e
l'atmosfera saranno trattenute al suo interno e non più sulla superficie
esterna, come nella Sfera di Dyson; la zona abitabile sarà concentrata
intorno alle regioni equatoriali, mentre l'atmosfera più rarefatta delle
altre regioni, peraltro a gravità inferiore, permetterà soltanto la
coltivazione
estensiva di piantagioni. Le regioni polari saranno caratterizzate
dall'assenza di gravità e di atmosfera, ma
potranno essere utilizzate come magazzini e per impiantare industrie che
lavorino tramite operai robotizzati in condizioni di microgravità
(ancora William
Riker)
I
Post-storici. Dopo ben otto ere glaciali durate millenni, la
razza umana
si è evoluta geneticamente. Le glaciazioni hanno cambiato
geograficamente e le orografie del pianeta
Terra, si è sviluppata una nuova civiltà simile a quella umana, dove gli
individui sono più bassi, con corporatura più robusta; anche gli animali
sono
cambiati, ora delle creature simili ai dinosauri popolano il pianeta in
pace con i nuovi
abitanti, che seguono una religione mista fra Islam, Cattolicesimo e
Buddismo. In una zona di nome Welmia un ragazzo passeggia per delle
colline ricoperte da fitte foreste di
conifere, si è allontanato dalla zona abitata ma con un bastone cammina
tranquillo tra gli alberi.
Improvvisamente inciampa su qualcosa di veramente duro e massiccio. Si
rialza dalla caduta, tocca il masso scuro coperto di muschio e licheni e
intravede dei mattoni anneriti. Comincia a scavare in tutta fretta ma
quella
"cosa" è veramente profonda, tocca qualcosa intagliato su quella parete
di
mattoni; è la scritta "Brooklyin Bridge, New York City". Senza pensarci
due volte
il ragazzo corre a casa e avverte gli esperti del museo di storia, che
accorrono in massa con apparecchi
adeguati e circondano la zona del ritrovamento. Dopo giorni di
perforazione della collina, si trova l'arco del famoso ponte di
Brooklyin di New York, con
i cavi di ferro arrugginiti, i mattoni anneriti e addirittura l'asfalto
di quella che una volta era
un'importante strada sull'ormai scomparso fiume Hudson. Tutto il mondo
viene a sapere dell'esistenza di una civiltà
precedente, tutti gli esploratori e scienziati si mettono all'opera in
tutto il pianeta a
perforare e scavare, ritrovando monumenti e costruzioni sepolti da
millenni. Era il 20 maggio dell'anno 802.790...
(una visione di Ainelif)
Involuzione
umana. L'Uomo, istupidito dalle macchine che svolgono ogni lavoro al suo
posto, diviene sempre meno intelligente. Così il volume cerebrale umano diviene
sempre minore, tanto da tornare a livello scimmiesco. L'umanità sarà fetale,
strettamente dipendente dalle macchine per vivere... (quest'idea di Renato
Balduzzi ricorda gli Eloi nella "Macchina del Tempo" di
Herbert George Wells!)
Fine
dell'Antropocene/1. Il mondo è ormai sovrappopolato. Finiscono i
combustibili fossili e, complice un raffreddamento del clima, l'agricoltura non
rende più. Gli uomini affamati iniziano ad aggredire e nutrirsi di ogni forma
di vita a loro disposizione, causando in breve tempo l'estinzione di molte
specie viventi. Il declino dell'uomo però sembra segnato: ormai privo di
strumenti per progredire, inizia ad atomizzarsi in piccole comunità di un mondo
ormai quasi privo di animali. Nel corso dei migliaia di anni vengono premiati
gli individui più ferini piuttosto che quelli intelligenti, tanto da far
tornare l'uomo ad uno stadio ferino. Le nicchie ecologiche, ormai quasi del
tutto svuotate, permetteranno un'esplosione biologica che porterà i discendenti
dell'uomo ad occuparle tutte con nuove forme inedite post-umane (un'altra
distopia targata Renato
Balduzzi)
Fine
dell'Antropocene/2. Estinzione dell'umanità (eventualmente per
autodistruzione) e comparsa di nuove specie animali. Gli animali
sopravvissuti
vanno ad occupare tutte le nicchie ecologiche, accentuando le
caratteristiche umanizzanti già presenti in essi
ed estremizzandole. Avremo così gatti politici ed artisti, cani esperti
in pastorizia ed allevamento
nonché impiegati nelle forze di polizia, polpi serial killer terrestri,
cavalli atleti, conigli agricoltori
pacifici, ratti che in mancanza di grandi predatori si
trasformano in carnivori e diventano la specie dominante
dotata di maggior intelligenza. Ovviamente non si escludono in futuro
lotte senza quartiere tra queste specie super-intelligenti di mammiferi
che, forse per emulazione, forse per praticità, assumeranno l'andatura
bipede e vestiranno alla moda degli umani.
Magari qualcuno di loro (ri)produrrà anche capolavori come questi!
E non è tutto. Nel film "Wargames - Giochi di Guerra" (1983), a un certo
punto il
dottor Stephen Falken, creatore di Joshua, il supercomputer che
controlla l'intero arsenale atomico USA, dice al giovane David Lightman:
"Dopo la scomparsa
di noi uomini, la Natura ricomincerà daccapo, magari partendo dalle
api." E se
nel lontano futuro si evolvesse davvero un'umanità artropode? (un'idea
pazzesca di Never75,
che si è ispirato al libro
di Dougal Dixon "Animali dopo l'Uomo. Manuale di zoologia del futuro",
in cui si immagina l'aspetto della fauna tra cinquanta milioni di anni)
L'uomo
vegetale. Nel lontano futuro della Terra, potrebbero estinguersi
tutte le specie animali, e così potrebbero essere invece
i vegetali ad evolversi in maniera
esponenziale e a prendere il posto
degli animali, evolvendo forme in grado di muoversi autonomamente e
addirittura
di ragionare, come l'alieno del film "La Cosa da un altro mondo" (1951).
Esse estrarrebbero il nutrimento dai minerali, dall'acqua e dalla
luce del sole e si riprodurrebbero senza traccia di sesso, attraverso
semi
contenuti in ricettacoli posti nelle palme delle mani. Nel film
suddetto, l'"uomo vegetale" è un mostro da incubo, un vampiro che si
nutre di
sangue umano, ma si può pensare anche a vegetali "buoni": un Mozart
carota o un Einstein ontano... (idea non meno folle di William
Riker, venutagli dopo aver rivisto in VHS il film citato)
Homo
futurus/1. Dopo aver
scoperto il balzo iperspaziale, di sistema in sistema l'umanità
colonizza tutta la Galassia; le comunità umane isolate tra di loro
evolvono in nuove specie intelligenti, così da
avere un Homo sol, un Homo syrius, un Homo vega, un Homo aldebaran, e via
immaginando (altra grandiosa visione di William
Riker)
Homo
futurus/2. Nel
lontanissimo futuro l'umanità si evolve in una forma di
vita di pura energia (proposta da William
Riker, che si è ispirato ad una puntata del telefilm "Galactica"
del 1978)
Homo
futurus/3. Dalla nostra prospettiva, la Terra è un pianeta antico, con
più di quattro miliardi e mezzo di anni, e fa parte di un universo ancora più
antico, nato circa 13,6 miliardi di anni fa. In realtà, secondo studi recenti
noi viviamo il primo mattino della storia dei pianeti potenzialmente in grado di
ospitare la vita: la grande maggioranza dei pianeti abitabili dell'universo,
insomma, deve ancora nascere. Ciò può sembrare sorprendente, visto che il
tasso di nascita di nuove stelle ha raggiunto il suo massimo molto tempo fa, e
sta già rallentando. Due cose però abbondano nel nostro universo: le nubi di
gas e polveri, che potranno formare nuovi sistemi planetari, e soprattutto il
tempo. Se, come sembra probabile, il cosmo continuerà ad espandersi per sempre,
l'ultima stella si spegnerà tra 100 miliardi di miliardi di anni! Ebbene,
secondo le leggi della statistica, anche supponendo che in questo momento noi
siamo l'unica specie intelligente dell'universo (l'ipotesi più pessimistica,
che non è detto sia vera), ci saranno così tanti mondi abitabili da dar vita
almeno a un altro centinaio di civiltà come la nostra. Insomma, se ora noi
siamo soli, forse è perchè siamo stati... i primi. Siamo arrivati
all'appuntamento troppo presto, ancora circondati dal riverbero infuocato del
Big Bang. Ma che accade se la nostra civiltà fosse nata molto più tardi, nella
Timeline dell'universo? Se vivessimo in un cosmo molto più vecchio, da 100 a
1000, o addirittura a 10.000 miliardi di anni dal Big Bang, noi abiteremmo sotto
un cielo molto più povero, illuminato solo da stelle anziane e piuttosto
deboli. L'espansione dell'universo, accelerata dall'energia oscura, renderà le
galassie sempre più isolate e fioche, e la radiazione di fondo sarà tanto
diluita da risultare impercettibile: forse crederemmo in un universo eterno e
stazionario, che non ha mai avuto un inizio e non avrà mai una fine. Quali gli
impatti sulla nostra civiltà? (ipotizzata da
Enrica
S.)
La
civiltà isocronica. In un'epoca indeterminata della storia umana viene
inventata una macchina del tempo, ed i viaggi temporali si mostrano facili e
poco costosi. Per di più, una certa coerenza della storia impedisce i più
gravi paradossi temporali immaginati nella fantascienza. Si ha l’unificazione
temporale dell’umanità: Il governo mondiale del futuro prende contatto con
tutti i governi e regni del passato e del suo futuro per convincerli ad unirsi.
Cosi é firmato il trattato di Rûmah (antica Roma) che fonda la Repubblica
Panumana Isocronica. In breve tempo la storia muore, tutte le epoche aderiscono
al nuovo Stato anche se conservano le loro civiltà. Le parole « storia » e «
tempo » spariscono del vocabolario, lasciando l’umanità in uno sistema-mondo
totale e senza limite (il più grandioso progetto mai concepito da Perchè
no?: cliccate qui per leggerne altri
particolari!)
L'Universo
Antropico. Un'alternativa all'ucronia precedente. Com'è noto, la
storia
dell'universo può essere divisa in otto ere, la cui durata varia da
poche frazioni di secondo a miliardi di anni. Ciascuna di queste ere è
caratterizzata da un avvenimento particolare,
come la separazione di una forza fondamentale dalle altre, oppure la
formazione dei primi nuclei.
Esse sono l'Era di Planck, l'Era di grande unificazione, l'Era
dell'Inflazione,
l'Era Elettrodebole, l'Era degli Adroni, l'Era della Nucleosintesi,
l'Era
dell'Universo Opaco, l'Era della materia (l'Universo attuale). Ora
l'esercizio
consiste nell'immaginare che, mediante una macchina del tempo, Uomini
del lontanissimo futuro
vadano ad interferire con i processi che hanno caratterizzato queste
otto ere per rigenerare un
"Universo Antropico", ossia ordinato dall’Uomo, e mettere ordine nel
Caos Cosmico.
Cosa ne risulterà? (se lo chiede Renat1)
L'Eterno
Ritorno. Ulteriore
perfezionamento: tutta la nostra storia, originariamente, era destinata
diversamente, per la precisione a un futuro peggiore, ma gli abitanti di
quel futuro, tornando indietro nel tempo, hanno cambiato la storia
facendo nascere la nostra epoca, più pacifica e tollerabile della loro
ma cessando di "esistere" come
universo! In altre parole, tutta la nostra storia potrebbe non essere
altro che un continuo
alternarsi situazione brutta - viaggio nel tempo - situazione migliore -
viaggio nel tempo, che conduce a una linea temporale sempre più
perfezionata! La storia potrebbe addirittura ripetersi in eterno, una
sorta di continuo eterno ritorno
che però, sia grazie all'indeterminazione della fisica dei quanti, sia
grazie alle "reminiscenze" dei vari universi, è possibile modificare e
spezzare.
Immaginate che qualcuno si accorga che l'universo si ripete da miliardi
di anni allo stesso modo, e sappia prevedere come!
(è un colpo di genio di MorteBianca)
Le
particelle senzienti. In alcuni filoni della fantascienza si
parla di
galassie senzienti. E se fossero i quark, i neutrini ed i fotoni (per
tacer delle stringhe, e delle altre particelle
subatomiche più o meno note), ad essere senzienti? Non "intelligenti",
quanto meno non nel senso che diamo comunemente a tale termine, ma
senzienti. Ovvero, se le galassie erano da paragonarsi alle sequoie, le
particelle
subatomiche lo sarebbero ai protozoi... (un colpo di genio del
Marziano)
Trasposizione
transtemporale. Il principio è semplice: si crea in laboratorio un
mini-buco nero, lo si "allarga"
con materia "negativa" (ancora da scoprire)
e si "entra" attraverso quello in un "universo parallelo".
Lì bisogna portare una strumentazione analoga per ripetere il giochetto
e tornare. Il difficile sarebbe
orientarsi fra gli universi ma, fortunatamente, ritornare al proprio è
relativamente semplice. La realizzazione di questa straordinaria invenzione in
un futuro più o meno lontano permetterebbe di prelevare risorse da "Terre
alternative" disabitate, dal momento che ce ne sono infinite. Allo stesso
tempo si potrebbe investigare su tutte le attività umane in tutti gli universi
paralleli (un'altra geniale idea di Andrea
Marcobelli, da lui sfruttata in questo suo geniale racconto)
Palingenesi.
L'universo non è piatto, come dimostrano le ultime osservazioni, cioè
l'espansione illimitata non prevale sulla gravitazione che tenderebbe a farlo
richiudere, ma si verifica proprio quest'ultima circostanza: per esempio
l'energia oscura, che costituisce il 76 % dell'universo (la materia visibile ne
forma il 4 % e la materia oscura il 20 %), subisce una transizione di fase e da
repulsiva diventa attrattiva. Circa cento
miliardi di anni nel futuro l'espansione si arresta e le galassie tornano a
correre l'una verso l'altra. La densità e la temperatura dell'universo
aumentano, gli atomi si dissolvono, le quattro forze della natura si riunificano
in una sola e l'universo coalesce in una singolarità quantica che subito dopo
esplode in un nuovo Big Bang. E tutto ricomincia (l'ultima ucronia in ordine
cronologico è del nostro webmaster William
Riker)