mercoledì 25 gennaio 2017

ucronia


Bancarotta Energetica. Secondo il dossier « Cambiamenti climatici, ambiente ed energia: linee guida per una strategia nazionale di mitigazione e adattamento », presentato a Roma il 12 marzo 2009 dal comitato scientifico del WWF Italia, il bilancio energetico globale non lascia speranze: per alimentare l’economia mondiale fino al 2050, mantenendo i parametri attuali, con i combustibili fossili che coprono l’80,9% dell’energia primaria, servono 856 mila miliardi di tonnellate equivalenti di petrolio. Ma, tra carbone, petrolio, gas naturale e uranio, il mondo ne ha a disposizione solo 800 mila. Se dunque i consumi continuano a crescere con il ritmo degli ultimi 30 anni, prima del 2050 tutte le risorse energetiche non rinnovabili attualmente accertate saranno esaurite, senza contare il fatto che, per il progressivo esaurimento e il costante aumento della domanda, saranno sempre più costose. L'Italia in particolare basa le proprie forniture di energia quasi esclusivamente su fonti fossili, nonostante abbia un buon potenziale idroelettrico, foreste e produttività agricola che garantirebbero biomasse di scarto, e siamo tra i Paesi europei più soleggiati. Ce la faremo entro il 2030 a ridurre del 50% i consumi e del 50% lo sfruttamento delle fonti fossili? E se no, che scenari aprirà alla metà del secolo XXI questa vera e propria « Bancarotta Energetica »? (un nuovo scenario a tinte fosche previsto da William Riker)
Il Concilio Universale. Un Papa del futuro riesce a convocare a Gerusalemme un Concilio dove intervengono tutti i cristiani: cattolici, luterani, anglicani, episcopaliani, battisti, ortodossi, monofisiti. Tutti decidono di riconoscere un Primato d'Onore al vescovo di Roma che si trasferisce a Gerusalemme, lasciando Roma al Cardinale Vicario, e assumendo al contempo il titolo di Patriarca di Gerusalemme. L'unità tra i cristiani è realizzata, restano fuori solo le ali estreme del protestantesimo e dell'ortodossia. Una possibilità molto ottimistica è che ciò accada già durante il pontificato di Benedetto XVI; anglicani, luterani, ortodossi di Costantinopoli, di Romania e di Serbia (ma non di Grecia e di Russia) aderiscono al Concilio, Benedetto XVI si dimette da pontefice, viene convocato un nuovo Conclave, stavolta a Gerusalemme, cui partecipano tutte le suddette confessioni cristiane con i loro rappresentanti, Ratzinger viene rieletto, prende il nome di Benedetto XVII e governa su di una Chiesa notevolmente allargata e collegiale (uno dei pallini di William Riker)
L'Iraq del futuro. Una missione di esplorazione terrestre arriva su un pianeta bucolico e felice. A tutti gli effetti è un Paradiso, ma... ma ci sono padroni e schiavi e non se ne parla nemmeno di parlare di emancipazione. Il sistema funziona e non si cambia. I Terrestri "altruisti e portatori del verbo della libertà" (qui ci sta la parodia degli americani e del loro modo di esportare la loro "democrazia") allora innescano un movimento di rivolta, lo istruiscono e lo armano... poi se ne vanno. Dopo trent'anni tornano e trovano un pianeta libero e liberato... i tre quarti della popolazione sono morti nella rivolta, nelle purghe e negli scontri. La terra lasciata a sé stessa si è tras formata da un giardino a una giungla o un deserto, a seconda del clima, sono perse per sempre tecnologie, conoscenze, libri e opere d'arte. Le città sono cumuli di macerie, i superstiti sembrano più cittadini di Gaza che felici uomini liberi e non possono nemmeno ritornare indietro perché chi parla di schiavi finisce impiccato in un clima da Periodo del Terrore. I terrestri che hanno innescato il casino vengono riconosciuti e al grido "È tutta colpa loro..!" finiscono pure loro sulla forca! (un'altra distopia di Sandro Degiani)
Homo sedentarius. L'uomo sta diventando ogni giorno più sedentario. Ormai le automobili stanno diventando sempre più simili a sedie a rotelle, e poi la gente va in palestra e fa le diete. In ufficio ben pochi salgono utilizzando le scale e non l'ascensore, la gente lascia la macchina sulle strisce pedonali per non fare 20 metri e raggiungere un parcheggio semivuoto con alcune migliaia di posti auto, la mattina si vedono auto in terza fila di mamme che portano i figli alle elementari quando a pochi metri ci sono (visibilissimi) parcheggi vuoti. Si potrebbe proseguire con centinaia di esempi. In poche generazioni, se verrà a mancare un apporto genetico da popolazioni nomadi o quasi (con l'inurbamento selvaggio del Terzo Mondo oramai sono rimasti solo qualche migliaio di boscimani, indios e pigmei che camminano ancora "sul serio"), i popoli dell'emisfero Nord diverranno quasi inabili alla deambulazione, con una dentizione priva di canini e di molari, con braccine esili e solo le dita che utilizzano il mouse ancora relativamente prensili e sviluppate. Oppure, tenuto conto delle crisi energetiche e alimentari alle porte, quando ascensori, automobili e supermercati saranno visti come la lontana età dell'oro, l'Homo sedentarius sarà spazzato via dall'Homo movens entro la fine del XXI secolo? (un incubo di MAS)
L'isola errante. "The city that sailed" è un film con Will Smith nel quale, a causa di un incantesimo, l'isola di Manhattan si stacca dal Nordamerica e naviga nell'Atlantico. Ora, cosa su succede se Manhattan comincia davvero a navigare per i mari a causa non di magia ma di un insolito fenomeno della crosta terrestre? Le marine militari e i governi vengono subito messi in allerta e la US Navy insegue Manhattan con un'intera flotta di navi da guerra, prima che i Russi la rimorchino fino alle loro coste. Quali le conseguenze a livello internazionale? (un'idea incredibile di Lucasauro)
(Con)Templare. Un ordine militare come quello dei Templari o dei Rosacroce è rifondato, per esempio negli Stati Uniti, dove costruisce una sua roccaforte imprendibile tra le Montagne Rocciose, ottiene il sostegno di molti plutocrati e tenta di prendere il potere a Washington prima e nel mondo intero poi. Come andrà a finire? (ancora Lucasauro)
The Day After/2. Iperbolico progresso scientifico e tecnologico, colonizzazione dei mondi vicini, fondazione di una futura Repubblica Universale estesa a tutto il Sistema Solare ed ai sistemi planetari finitimi (ecco una proposta di Estec)
The Day After/3. Al contrario, caduta della civiltà occidentale e del sistema capitalista. La tecnologia regredisce come gli stili di vita del mondo occidentale. Africa e Asia si trovano irrimediabilmente avvantaggiate dalla presenza di risorse considerevoli e dall'abitudine ad arrangiarsi, il Primo Mondo diventa il Terzo Mondo, ed inizia per noi un nuovo Medioevo (questa è di Homer e di Filobeche; ecco la pessimistica idea di quest'ultimo)
The Day After/4. La previsione di Bhrg'hros è diversa: epidemia di secessioni e federazione mondiale di microrepubbliche o microregni etnici (la cosiddetta "Eurasia cantonale")
The Day After/5. Una mutazione genetica produce un virus devastante che decima la razza umana: ogni 10.000 persone ne sopravvive solo una. La popolazione mondiale scende a 600.000 individui che devono subito abbandonare le città, invase dai topi e dagli animali spazzini, e rifugiarsi in campagna; la storia umana ricomincia a partire da una civiltà agricola (proposta avanzata da Perchè no? e da William Riker, basandosi su "I Sopravvissuti", un famoso sceneggiato anni settanta)
The Day After/6. Una tesi alternativa sulle estinzioni di massa che costellano la storia biologica della terra afferma che queste non furono dovute all'impatto di asteroidi, la cosiddetta crisi dell'iridio, ma all'emissione di gas velenosi, in particolar modo l'acido solfidrico, da parte di un oceano impoverito d'ossigeno a causa del surriscaldamento globale. Ammettiamo che il periodo post-glaciale che stiamo vivendo diventi ancor più caldo dell'equivalente medievale e che tale fenomeno si riverifichi. L'uomo è costretto a ritirarsi sotto terra, a causa dell'atmosfera velenosa, oppure a rinchiudersi in comunità isolate dall'esterno, come navi spaziali. In entrambi i casi come cambiano la cultura e la società? Essendo ridotta oggettivamente la possibilità di commerciare, sorgerà una nuova economia curtense, come nella precedente ucronia? (questa è di Enrica S.)
Le Città Sommergibili. Nel caso in cui una guerra atomica totale devasti il pianeta, alcuni hanno proposto di fare ricorso a vere e proprie « città sommergibili »: verrebbero varati immensi sottomarini nucleari indipendenti dalla superficie, perchè in grado di ricavare uranio da miniere sottomarine o addirittura dall'acqua di mare tramite apposite resine. Inoltre queste città sommerse estrarrebbero l'ossigeno dall'acqua di mare, userebbero l'idrogeno come combustibile, e coltiverebbero vegetali dentro apposite serre idroponiche. Queste vere e proprie Arche di Noè sarebbero in grado di rifugiarsi a tempo indeterminato nelle profondissime fosse oceaniche, al riparo dalle radiazioni grazie ai chilometri di acqua soprastanti, anche per secoli se necessario, finché la superficie non ritorni abitabile (uno speranzoso progetto di William Riker)
Altro che Homunculus. Senza bisogno di far ricorso a spaventose guerre termonucleari, meteoriti killer o colossali eruzioni vulcaniche, la minaccia per il genere umano può venire dallo spazio profondo. Infatti a soli 6000 anni luce dalla Terra si trova Eta Carinae, una stella supergigante blu posta nella costellazione della Carena, che è tra gli astri più massicci e più luminosi conosciuti. Essa ha subito negli ultimi secoli notevoli variazioni di luminosità, raggiungendo un massimo nel 1843, quando divenne fra le stelle più luminose visibili ad occhio nudo, mentre oggi è osservabile solo con un binocolo. Il telescopio spaziale Hubble ha mostrato come essa sia circondata da un'impressionante nebulosa (detta Nebulosa Homunculus), evidentemente prodotta dagli strati esterni della stella che essa ha violentemente espulso. Gli astronomi pensano che essa sia sul punto di esplodere in supernova, anche se l'imprevedibilità di questi eventi impedisce di fare previsioni su quanto le resti da vivere: potrebbe esplodere domani o tra 50.000 anni. In ogni caso più di uno teme che l'esplosione in supernova di una stella così vicina a noi, in termini astronomici beninteso, irraggi il pianeta Terra con radiazioni pericolose, se non letali. Se questa possibilità si verifica, che strategia inventeranno gli uomini del futuro prossimo per sopravvivere? (non poteva essere che di William Riker)
La Lebbra del Silicio. Che accade se un virus spaziale attacca il silicio in forma cristallina e distrugge oggi nostra apparecchiatura elettronica? La "Lebbra del Silicio" ci riporterà alle caverne ed alla selce, e forse addirittura all'estinzione, dato che non sapremmo reagire in tempi rapidi con un cambio radicale di tecnologia? Davvero rimarrà solo qualche tribù Masai e gli aborigeni d'Australia? Speriamo che siano più furbi di noi e non mettano tutte le uova in un paniere... (la si deve a Sandro Degiani)
L'Europa colonizzata. La popolazione del cosiddetto Primo e Secondo Mondo diventa via via sempre meno fertile, tanto da entrare in recessione demografica, mentre il cosiddetto Terzo o Quarto Mondo conosce un boom demografico sempre crescente. Ben presto la sproporzione di popolazione tra paesi poveri e paesi ricchi diventa di dieci a uno. A questo punto emergono nel Quarto Mondo dei caudillos, da noi stessi intronati e a cui noi stessi abbiamo venduto armi in abbondanza, i quali pensano: "E se ne approfittassimo?" Scoppia così una vera e propria guerra planetaria, non più tra est e ovest, ma tra nord e sud del mondo. Quest'ultimo riversa contro il nord una marea umana disposta anche al suicidio, e il nord risponde con le sue armi più terribili, ma infine viene sopraffatto. Risultato: tra 300 anni la stirpe caucasica è minoritaria nel mondo, vive nella stesse condizioni di povertà in cui oggi versano i profughi del Darfur, non ha diritti politici, non può portare armi ed è tiranneggiata dai discendenti dei popoli africani ed asiatici che durante l'era coloniale aveva tiranneggiato lei. L'oppressione si colora anche di tinte religiose, con i dominatori musulmani che tentano di eradicare il cristianesimo, una religione divenuta proibita, che si può praticare solo di notte. Lungi dall'essere tecnologicamente progredito, quel mondo è sommerso dai rifiuti e dalle macerie della nostra civiltà: Milano e Firenze sono sparite sotto colline su cui crescono prati e alberi, mentre Venezia è stata sommersa e Roma è divenuta un'immensa baraccopoli. Ma anche in questo mondo esiste un Papa, esiste una Chiesa  nelle catacombe, e soprattutto esiste un movimento guerrigliero che intende respingere gli invasori e restituire l'Europa agli Europei... (un incubo di William Riker, che si è ispirato a un fumetto sceneggiato dal grande Mino Milani)
La Religione della Scienza. La persecuzione dei cristiani cui si accenna nell'ucronia precedente può essere realizzata, anziché da musulmani fanatici che hanno conquistato l'Europa, dai nostri stessi politici, che in un futuro hanno abbracciato l'ideologia dello Scientismo, un materialismo ateo spinto alle estreme conseguenze, e che quindi rappresenta a sua volta una religione perchè, come ha detto Pascal, ci vuole altrettanta fede per affermare con certezza che Dio non esiste, quanta ce ne vuole per affermare con sicurezza che esiste. Ad ogni modo questa nuova ideologia potrebbe instaurare una dittatura simile a quella di "1984" di Orwell, oppure potrebbe limitarsi più subdolamente ad affermare la libertà di religione nella propria Costituzione, in effetti però riservando questa libertà al solo Scientismo, rendendo impossibile ogni altro culto. In pochi decenni la maggioranza della popolazione mondiale si convertirebbe alla fede nell'onnipotenza delle scienze, grazie al progresso tecnologico che permetterà di sconfiggere malattie e catastrofi naturali, ed alla fine il motto "L'Uomo è il solo Dio" diventerebbe lo slogan inculcato nei bambini fin dalla giovinezza. Ma anche in questo caso un "resto d'Israele" (come lo definivano i profeti ebraici) resisterebbe alla persecuzione, ogni religione conserverebbe un pur ristretto numero di fedeli nella clandestinità, e forse un novello Mosè organizzerà una spedizione per colonizzare un remoto pianeta, ma in realtà una riedizione del biblico Esodo per assicurare ai suoi correligionari una nuova patria nei cieli... (questo, ispirandosi al romanzo "Al di là della luce, al di là delle stelle" di Paolo Pugni, è il punto di partenza per un racconto scritto da William Riker nella sua adolescenza)
Fabbricanti di universi. Con l’avanzare della tecnologia, in futuro molti uomini potranno (denaro permettendo) comprare parte di pianeti e satelliti del Sistema Solare e personalizzarli, cioè farli abitare a propria discrezione degli animali, vegetali, umani, macchine delle fogge più strane. Ad esempio ci potrebbe essere un satellite che riproduca la mitologia classica abitato da sirene, ciclopi, centauri, idre tutti costruiti in laboratorio, ma anche da uomini clonati abbigliati come gli Antichi Greci. Un altro invece potrebbe essere Medievale, un altro riprodurre il West o la Terra di Mezzo. Resta pacifico che i creatori di detti “universi” si autoconsiderino degli dèi agli occhi degli abitanti dei loro mondi e come tali si facciano adorare (questa ucronia è ispirata al celebre ciclo “Fabbricanti di Universi” del maestro di SF Philip Josè Farmer, il preferito di Never75)
Basta un po' di pratica... Ucronia ispirata al racconto “L’effetto anomalia” del 1984, di David Brin. Uno scienziato finisce in un universo parallelo, dove gli oggetti inanimati, invece di consumarsi, migliorano con l’uso, modificando persino la loro forma e composizione; i manici degli attrezzi si adattano a chi li impugna, i vestiti si adattano a chi li indossa (uno dei personaggi ha l’abitudine, quando mangia, di pulirsi la bocca col polso sinistro, per cui i suoi abiti hanno sviluppato un tampone di spugna sul polsino sinistro), le lame diventano più affilate, le armature e i muri diventano più robusti, e così via. Per contro, l’effetto funziona solo se gli oggetti sono usati da esseri intelligenti come l’uomo, ci vuole tempo perché il risultato sia visibile (giorni, settimane, o mesi), e gli oggetti regrediscono se non sono usati per lungo tempo. Non vi svelerò come la società del mondo parallelo si è sviluppata, nel racconto; a voi il piacere di immaginare come si sarebbe evoluta la civiltà umana, partendo dagli stessi presupposti... (pensata da MattoMatteo)
Un mondo senza petrolio. Siccome è stato il petrolio ed i soldi legati ad esso a permettere il boom delle nazioni arabe, soprattutto dell'Arabia Saudita, se l'umanità avesse abbandonato l'uso del petrolio per utilizzare la sola energia nucleare, il mondo arabo non sarebbe mai asceso, ed anche il terrorismo di matrice islamica non sarebbe mai nato così come lo conosciamo. Ecco un'altra interessante ucronia: "2037 - Viaggio in Oriente", memorie di viaggio in una regione primitiva e suggestiva della Terra, rimasta intatta ed intonsa dopo due secoli di progresso, scritta da un turista proveniente dalle Colonie Lunari... (proposta da Sandro Degiani; ecco una discussione animata su questo tema)
Ed il Clone erediterà la Terra... In pratica un Governo Mondiale formato da scienziati senza molte remore morali e religiose mette in atto tecniche di fecondazione e gravidanza extrauterina artificiale e "produce" bambini geneticamente perfetti a ritmi industriali. La popolazione mondiale aumenta a dismisura ed è costretta a cercare colonie spaziali per il suo "spazio vitale" (un'altra idea distopica di Sandro Degiani)
X-Music. In seguito ad una guerra termonucleare si producono mutazioni decise nel DNA umano, e nascono esseri umani con sette o addirittura nove dita. Essi diventano eccelsi pianisti e chitarristi o imbattibili nuotatori. Per non parlare della dattilografia, che diventa una loro specialità, almeno finché il comando vocale dei computer non li mette in cassa integrazione. Essi tornano ad essere una categoria povera, triste ed isolata. Nasce su queste basi una musica tristissima e struggente, simile al Fado portghese, suonata con eccezionali strumenti: flauti, clarinetti ed oboe spropositatamente lunghi  e con ben 19 chiavi, in grado di coprire 7 ottave! (Sandro Degiani ha sempre delle idee pazze!)
Danguard per davvero. Continuiamo con la serie delle ucronie ispirate ai robottoni giapponesi anni '70. In un prossimo futuro viene scoperto che il Sistema Solare non ha otto pianeti (ricordiamo che Plutone è stato declassato da pianeta a pianeta nano il 24 agosto 2006) ma nove, esistendo un pianeta delle dimensioni di Nettuno nella remota nube di Oort, ad oltre 20 miliardi di Km dal Sole (tale eventualità non è del tutto scartata dagli astronomi della nostra Timeline, ma è comunque considerata molto remota). In base alla Terza Legge di Keplero, un tale pianeta impiegherebbe non meno di 1500 anni per ruotare attorno al Sole; chiamiamolo Prometeo, come nell'anime "Danguard". Ovviamente esso risulta assolutamente gelido (le sue nubi esterne si trovano a soli 15 Kelvin, cioè 258° Celsius sotto zero), e non può risultare un nuovo Eden per l'umanità; esso tuttavia può avere molte lune rocciose, anch'esse gelide e oscure ma ricchissime di minerali preziosi per la nostra tecnologia. Si scatena dunque una corsa alla conquista delle ricchezze di Prometeo, sia con sonde automatiche che con equipaggi umani; la lunghezza del viaggio richiede propulsori più efficienti dei nostri (leggasi nucleari). La corsa può degenerare in guerra tra le grandi potenze: un conflitto planetario combattuto non più a causa di Sarajevo o Danzica, ma per un remotissimo pianeta ai confini del Sistema Solare... (William Riker non si smentisce mai)
Daitarn III per davvero. I robot industriali non antropomorfi (sottolineo: non antropomorfi!), comandati da computer superpotenti, acquisiscono coscienza di sé e, pur non avendo forma umana, cominciano a considerare sé stessi la naturale evoluzione dell'Homo Sapiens nella scala gerarchica della Natura. Questi robot operai si ribellano all'umanità, come Hal9000 di "2001 Odissea nello Spazio", prendono possesso delle industrie in cui lavorano soppiantando gli operai umani, ed anche di basi orbitanti e delle miniere poste sugli asteroidi e sugli altri pianeti, e dichiarano guerra al genere umano, decisi a soppiantarlo come gli Homo  sapiens hanno fatto con gli Homo neanderthalensis. Deve sorgere un eroe come Haran Banjo di Daitarn III per riuscire a vincere quella che ormai è una guerra di sopravvivenza del genere umano (William Riker è particolarmente ispirato da Anime e Manga!)
Ecce Cyborg/1. Versione minimale dell'ucronia precedente. I cyborg (robot pensanti) conquistano una parte (o la totalità) del pianeta Terra e fondano un loro impero, in competizione con gli stati degli uomini (la più geniale idea di Estec)
Ecce Cyborg/2. Grazie all'enorme sviluppo della nanotecnologia vengono creati sciami di nanomacchine intelligenti a scopo medico e industriale; ad un certo punto però le nanomacchine sfuggono al controllo degli umani, si replicano a dismisura ed iniziano a divorare qualunque forma di vita organica: ogni traccia di vita scomparirà dal nostro pianeta se gli scienziati non troveranno rapidamente una soluzione... (un'idea ispirata al romanzo "Preda" di Michael Crichton e rilanciata da Blade87)
Ecce Cyborg/3. Ovvero, il futuro sognato da tanti libri di fantascienza che si trasforma nei piccoli problemi della realtà quotidiana. Prendiamo il caso dei robot: in un prossimo domani essi sono diventati intelligenti come gli esseri umani, ma in effetti sono i tizi più noiosi del mondo: non capiscono l’amore, per loro i grandi valori non contano nulla, non amano il calcio, parlano solo dei loro problemi di coscienza e per la maggior parte sono in depressione cronica, perchè sanno di essere entità intelligenti eppure fabbricate e artificiali). Fiorisce il lavoro di robopsicologo, perchè i robot diventano inutili al lavoro, anche se non sentono la fatica si sentono troppo depressi per lavorare e non ne hanno bisogno: non mangiano e non hanno bambini (altra causa della loro depressione). Rifiutano i lavori più difficili perché pensano che la loro intelligenza ne risulti offesa, preferiscono lasciarli agli umani "meno intelligenti". Sono riusciti a farsi riconoscere gli stessi diritti degli umani e si fanno dare aiuti fiscali perché non lavorano, hanno imposto la discriminazione positiva nei confronti dei robot industriali e sono molto sospettosi in fatto di razzismo, facendo celebrare tanti processi. Brigano addirittura per adottare bambini umani. In poche parole abbiamo creato uno popolo annoiato che non dorme mai, che sa tutto meglio degli altri, egoista, depresso e sprezzante: in una parola, assomiglia assai ai moderni parigini (grazie al marsigliese Perchè no?)
I Virtuali. Nel tardo ventunesimo secolo la tecnologia ha fatto passi da gigante, e grazie a dei congegni chiamati Neurostimolatori, che agendo su specifiche aree del cervello danno l'illusione della vista, del tatto, dell'udito e di tutti gli altri sensi, chiunque può entrare nella realtà virtuale e vivere un'esistenza parallela a quella reale. Ormai esiste un mondo digitale parallelo a quello vero (lontano discendente dell'odierno Second Life), chiamato Cyberworld, dove tutto è possibile e non esistono dolore, fatica e malattie. Con il passare degli anni sempre più persone in tutto il pianeta dimostrano di preferire le meraviglie del mondo virtuale al faticoso mondo reale e passano sempre più tempo interfacciate a Cyberworld. Ad un certo punto, nel 2095, una nuova tecnologia realizzata da una potente multinazionale rende possibile trasferire un'intera mente umana in un computer, rendendola praticamente immortale. In poco tempo il nuovo procedimento viene messo alla portata di tutti: le multinazionali vorrebbero poterlo brevettare ma l'intera comunità mondiale insorge contro di loro costringendole a cedere. Centinaia di milioni di persone vi si sottopongono, trasferendo le loro menti in speciali computer quantistici capaci di contenere oceani di dati e facendo ibernare i loro corpi ormai ridotti a involucri vuoti. Tutti vogliono l'immortalità, e così in pochi decenni l'intera popolazione mondiale trasferisce la propria mente in Cyberworld. Nel mondo reale restano soltanto automi e macchine, che gestiscono i computer quantistici secondo le istruzioni delle menti umane all'interno di essi. Ormai la razza umana si è trasformata in una nuova razza, quella dei Virtuali, vere e proprie creature digitali che vivono una vita comoda e priva di fatiche all'interno di Cyberworld. Ovviamente vi sono anche conseguenze profondamente negative: prima di tutto la popolazione mondiale è destinata a non crescere più poiché i Virtuali non possono morire ma nemmeno riprodursi, giacché si può trasferire una mente in un computer, ma non certo crearla ex novo all'interno del computer stesso; in secondo luogo la Terra, senza più gli umani a gestirla e a controllarla, torna ad essere un pianeta selvaggio e incolto, dove le uniche "isole" di tecnologia sono le città fortificate dove le macchine servitrici dei Virtuali custodiscono i computer quantistici. Oltre a tutto ciò non vi è alcun ulteriore progresso tecnologico, e tantomeno una conquista dello spazio, perchè i Virtuali hanno già tutto ciò che serve loro per vivere e possono creare qualsiasi cosa semplicemente assemblando un po' di bit, quindi non hanno alcun interesse nel far progredire la loro civiltà e preferiscono crogiolarsi nella beatitudine della vita eterna... (una distopia di Blade87)
Star Wars per davvero (basata sul fatto che nell'ultimo censimento negli USA e in Gran Bretagna alcune decine di migliaia di persone si sono dette "di religione Jedi"). Nel futuro prossimo i film di George Lucas ispirano una religione vera basata sulla credenza nella Forza. Mediante tecniche tibetane di meditazione un gruppo riesce a controllare una telecinesi e delle capacità mentali che chiamano "Forza"; cosi nasce un Ordine Jedi. Quest'ordine proclama Geogre Lucas profeta e ritiene che i suoi film predicano il futuro (una profezia parla della venuta di un "eletto" della Forza)! Vengono riconosciuti come religione vera e propria. Nei secoli seguenti, con lo sviluppo della navigazione interstellare e l'incontro con nuove razze questa religione prende sempre più piede e affina le sue tecniche di uso della Forza. Nasce anche un contrordine, detto Ordine Sith. Una larga parte dell'umanità si ispira alle profezie lucasiane e durante i secoli combatte molte guerre per fondare una vera Repubblica Galattica. Con il tempo la Terra é ribattezzata Coruscant e diventa la capitale della repubblica. Un giorno nasce un bambino chiamato Anakin, un nome davvero comune da tanti secoli... (proposta da Perchè no?)
Baldios per davvero. Dopo una serie di guerre apocalittiche combattute con armi nucleari, un gruppo sparuto di terrestri sopravvive nel sottosuolo. Lì si formano nel corso dei secoli alcune civiltà sotterranee con una gerarchia molto rigida. A capo di tutte le città c'è un imperatore (detto "Wanax") che ha potere di vita e di morte sui suoi sudditi. A fianco a lui si evolve una parallela casta militare. Nonostante le limitazioni, il progresso continua. Le città sotterranee si ingrandiscono sempre di più e nel frattempo l'uomo ha costruito speciali tute per emergere dal sottostuolo senza contaminarsi. Ovviamente gli uomini non hanno perso il vizio di farsi la guerra a vicenda. Passano i secoli. Visto che la Terra è malata e la popolazione del sottosuolo cresce sempre più, in una delle città sotterranee più prospere si decide la costruzione di astronavi per fuggire su un altro pianeta. Nel frattempo la fazione "militaresca" è sempre più scalpitante, non ne può più di stare nel sottosuolo e con un pronunciamento il generalone di turno ammazza l'ultimo imperatore, invade con una guerra lampo le città più vicine e stermina gran parte dei suoi abitanti riducendo gli altri in schiavitù. Poi, con un simile "bottino", fa imbarcare il suo esercito e gran parte dei civili sulle astronavi di recente costruzione. Le astronavi viaggiano per molti anni nello spazio, e dopo un lungo peregrinare si imbattono in un pianeta all'apparenza adatto alla vita e molto simile al loro d'origine. Anziché agire per vie diplomatiche, ingaggiano una guerra tremenda con la popolazione di questo pianeta. La battaglia si fa dura e spietata, anche perché gli abitanti di questo pianeta hanno anch'essi una discreta tecnologia. Alla fine della guerra si assiste ad un fondamentale pareggio: entrambi gli schieramenti sono prostrati da lutti e da distruzioni, ma la situazione è peggiore per i terrestri dato che ormai la loro popolazione è all'osso, mentre l'altro pianeta nonostante tutto ha ancora molte risorse. Ad un certo punto il generale terrestre, vistosi ormai alla frutta, decide di giocarsi il tutto per tutto e, anche contro il parere del suo stato maggiore, decide per ripicca di lanciare sul nuovo pianeta delle armi di distruzione di massa e poi di allontanarsi in fretta. Una volta lanciati i terribili ordigni (e visti i catastrofici effetti) il generale ed i terrestri restanti si accorgono che in realtà il pianeta su cui si sono così tanto accaniti e che in pratica hanno condannato a morte era in realtà il Pianeta Terra del passato! In realtà il loro non è stato un viaggio nello spazio ma nel tempo! Ma ormai è tardi per i pentimenti, non c'è più nulla da fare ed il generale col suo esercito ripartono a bordo della loro astronave alla ricerca di un altro pianeta. Speriamo almeno che la lezione sia servita qualcosa al generalone ed a quelli come lui nella nostra Timeline (dopo Jeeg Robot, Daitarn III e Star Wars per davvero, un'ucronia a dir poco apocalittica di Never75)
Voci di Terra Vicina. Nel suo malinconico romanzo "Voci di Terra Lontana" (1986) lo scrittore Arthur C. Clarke, noto tra l'altro per essere l'autore di "2001, Odissea nello Spazio", immagina che il deficit di neutrini solari che raggiungono la terra (un terzo di quanto previsto dal Modello Standard) venga interpretato come il segnale che il Sole sta per esplodere in Supernova, esplosione che avrà luogo verso il 4000 d.C. Impossibile, ma supponiamo che quest'eventualità possa davvero verificarsi. In che modo l'umanità potrà salvarsi, cercando una nuova patria tra le stelle? (se lo domanda il solito William Riker)
Campi magnetici artificiali. Un'idea ispirata dai documentari su Discovery Science dedicata alla misera fine fatta da Marte e altri pianeti: alla cessazione del campo magnetico planetario, secondo alcuni studiosi l’atmosfera e l’acqua se ne fuggirono verso lo spazio profondo, e tale fine prima o poi toccherà alla Terra. Ma gli scienziati del remoto futuro, angosciati dall'idea di fare la fine del topo, propongono di mettere in orbita una serie di anelli superconduttori in cui fa circolare corrente elettrica generata da grandi reattori a fusione. In tal modo sarà possibile circondare i pianeti con un buon campo magnetico a prova di vento solare e di raggi cosmici, ed in grado di preservare atmosfera e liquidi evaporabili; da qui alla terraformazione dei pianeti rocciosi il passo è breve... (un sogno ad occhi aperti di Renat1)
La Sfera di Dyson. Nel 1959 l'astronomo inglese Freeman Dyson pubblicò sulla rivista Science un articolo intitolato "Search for Artificial Stellar Sources of Infrared Radiation" (Ricerca di sorgenti stellari artificiali nella radiazione infrarossa), in cui ipotizzò che delle società tecnologicamente avanzate avrebbero potuto circondare completamente la propria stella madre con una struttura artificiale di forma sferica, detta per questo "sfera di Dyson", centrata sull'astro e di raggio pari a quello di un'orbita planetaria. Oltre ad essere un modo per raccogliere un'enorme quantità di energia solare, questa struttura permetterebbe di creare uno spazio abitativo immenso: una Sfera di Dyson centrata sul Sole, con un raggio pari alla distanza tra Sole e Terra, avrebbe una superficie pari all'incirca a 600 milioni di volte l'area della superficie terrestre. La quantità di materiale necessaria per costruire la sfera è enorme, ma il pianeta Giove conterrebbe abbastanza materia per la sua costruzione, a patto ovviamente di smantellarlo per intero, il che richiederebbe enormi quantità di energia. Inoltre, la forza di gravità della stella agente sulla sfera avrebbe una media di zero: come risultato la sfera si comporterebbe come se la stella non esistesse, ed andrebbe quindi tenuta in posizione qualche dispositivo per non spostarsi e non sbattere contro la stella con la parete interna. Siccome una sfera di Dyson lascerebbe fuoriuscire per lo più la sola radiazione infrarossa della stella, Dyson suggeriva che un possibile metodo per cercare civiltà extraterrestri potrebbe essere proprio la ricerca di grandi fonti di emissione infrarossa nello spettro elettromagnetico. Ora, che accade se in un futuro remoto una civiltà terrestre ipertecnologica decide di risolvere i problemi abitativi legati alla sovrappopolazione non cercando nuovi pianeti da colonizzare, ma proprio costruendo una Sfera di Dyson attorno al Sole? Le future guerre mondiali saranno combattute per spartirsi gli enormi territori messi così a disposizione dell'umanità? (ideata da William Riker)
Globus Cassus. E se invece un Homo supersapiens del futuro trasformasse la Terra in un Globus Cassus, cioè in un icosaedro compresso cavo al proprio interno, come progettato dall'architetto e artista svizzero Christian Waldvogel, che l'ha presentato per la prima volta alla Biennale di Venezia del 2004? Questa struttura incorporerà tutto il materiale che costituisce attualmente la Terra, inclusi il mantello e il nucleo; l'idrosfera e l'atmosfera saranno trattenute al suo interno e non più sulla superficie esterna, come nella Sfera di Dyson; la zona abitabile sarà concentrata intorno alle regioni equatoriali, mentre l'atmosfera più rarefatta delle altre regioni, peraltro a gravità inferiore, permetterà soltanto la coltivazione estensiva di piantagioni. Le regioni polari saranno caratterizzate dall'assenza di gravità e di atmosfera, ma potranno essere utilizzate come magazzini e per impiantare industrie che lavorino tramite operai robotizzati in condizioni di microgravità (ancora William Riker)
I Post-storici. Dopo ben otto ere glaciali durate millenni, la razza umana si è evoluta geneticamente. Le glaciazioni hanno cambiato geograficamente e le orografie del pianeta Terra, si è sviluppata una nuova civiltà simile a quella umana, dove gli individui sono più bassi, con corporatura più robusta; anche gli animali sono cambiati, ora delle creature simili ai dinosauri popolano il pianeta in pace con i nuovi abitanti, che seguono una religione mista fra Islam, Cattolicesimo e Buddismo. In una zona di nome Welmia un ragazzo passeggia per delle colline ricoperte da fitte foreste di conifere, si è allontanato dalla zona abitata ma con un bastone cammina tranquillo tra gli alberi. Improvvisamente inciampa su qualcosa di veramente duro e massiccio. Si rialza dalla caduta, tocca il masso scuro coperto di muschio e licheni e intravede dei mattoni anneriti. Comincia a scavare in tutta fretta ma quella "cosa" è veramente profonda, tocca qualcosa intagliato su quella parete di mattoni; è la scritta "Brooklyin Bridge, New York City". Senza pensarci due volte il ragazzo corre a casa e avverte gli esperti del museo di storia, che accorrono in massa con apparecchi adeguati e circondano la zona del ritrovamento. Dopo giorni di perforazione della collina, si trova l'arco del famoso ponte di Brooklyin di New York, con i cavi di ferro arrugginiti, i mattoni anneriti e addirittura l'asfalto di quella che una volta era un'importante strada sull'ormai scomparso fiume Hudson. Tutto il mondo viene a sapere dell'esistenza di una civiltà precedente, tutti gli esploratori e scienziati si mettono all'opera in tutto il pianeta a perforare e scavare, ritrovando monumenti e costruzioni sepolti da millenni. Era il 20 maggio dell'anno 802.790... (una visione di Ainelif)
Involuzione umana. L'Uomo, istupidito dalle macchine che svolgono ogni lavoro al suo posto, diviene sempre meno intelligente. Così il volume cerebrale umano diviene sempre minore, tanto da tornare a livello scimmiesco. L'umanità sarà fetale, strettamente dipendente dalle macchine per vivere... (quest'idea di Renato Balduzzi ricorda gli Eloi nella "Macchina del Tempo" di Herbert George Wells!)
Fine dell'Antropocene/1. Il mondo è ormai sovrappopolato. Finiscono i combustibili fossili e, complice un raffreddamento del clima, l'agricoltura non rende più. Gli uomini affamati iniziano ad aggredire e nutrirsi di ogni forma di vita a loro disposizione, causando in breve tempo l'estinzione di molte specie viventi. Il declino dell'uomo però sembra segnato: ormai privo di strumenti per progredire, inizia ad atomizzarsi in piccole comunità di un mondo ormai quasi privo di animali. Nel corso dei migliaia di anni vengono premiati gli individui più ferini piuttosto che quelli intelligenti, tanto da far tornare l'uomo ad uno stadio ferino. Le nicchie ecologiche, ormai quasi del tutto svuotate, permetteranno un'esplosione biologica che porterà i discendenti dell'uomo ad occuparle tutte con nuove forme inedite post-umane (un'altra distopia targata Renato Balduzzi)
Fine dell'Antropocene/2. Estinzione dell'umanità (eventualmente per autodistruzione) e comparsa di nuove specie animali. Gli animali sopravvissuti vanno ad occupare tutte le nicchie ecologiche, accentuando le caratteristiche umanizzanti già presenti in essi ed estremizzandole. Avremo così gatti politici ed artisti, cani esperti in pastorizia ed allevamento nonché impiegati nelle forze di polizia, polpi serial killer terrestri, cavalli atleti, conigli agricoltori pacifici, ratti che in mancanza di grandi predatori si trasformano in carnivori e diventano la specie dominante dotata di maggior intelligenza. Ovviamente non si escludono in futuro lotte senza quartiere tra queste specie super-intelligenti di mammiferi che, forse per emulazione, forse per praticità, assumeranno l'andatura bipede e vestiranno alla moda degli umani. Magari qualcuno di loro (ri)produrrà anche capolavori come questi! E non è tutto. Nel film "Wargames - Giochi di Guerra" (1983), a un certo punto il dottor Stephen Falken, creatore di Joshua, il supercomputer che controlla l'intero arsenale atomico USA, dice al giovane David Lightman: "Dopo la scomparsa di noi uomini, la Natura ricomincerà daccapo, magari partendo dalle api." E se nel lontano futuro si evolvesse davvero un'umanità artropode? (un'idea pazzesca di Never75, che si è ispirato al libro di Dougal Dixon "Animali dopo l'Uomo. Manuale di zoologia del futuro", in cui si immagina l'aspetto della fauna tra cinquanta milioni di anni)
L'uomo vegetale. Nel lontano futuro della Terra, potrebbero estinguersi tutte le specie animali, e così potrebbero essere invece i vegetali ad evolversi in maniera esponenziale e a prendere il posto degli animali, evolvendo forme in grado di muoversi autonomamente e addirittura di ragionare, come l'alieno del film "La Cosa da un altro mondo" (1951). Esse estrarrebbero il nutrimento dai minerali, dall'acqua e dalla luce del sole e si riprodurrebbero senza traccia di sesso, attraverso semi contenuti in ricettacoli posti nelle palme delle mani. Nel film suddetto, l'"uomo vegetale" è un mostro da incubo, un vampiro che si nutre di sangue umano, ma si può pensare anche a vegetali "buoni": un Mozart carota o un Einstein ontano... (idea non meno folle di William Riker, venutagli dopo aver rivisto in VHS il film citato)
Homo futurus/1. Dopo aver scoperto il balzo iperspaziale, di sistema in sistema l'umanità colonizza tutta la Galassia; le comunità umane isolate tra di loro evolvono in nuove specie intelligenti, così da avere un Homo sol, un Homo syrius, un Homo vega, un Homo aldebaran, e via immaginando (altra grandiosa visione di William Riker)
Homo futurus/2. Nel lontanissimo futuro l'umanità si evolve in una forma di vita di pura energia (proposta da William Riker, che si è ispirato ad una puntata del telefilm "Galactica" del 1978)
Homo futurus/3. Dalla nostra prospettiva, la Terra è un pianeta antico, con più di quattro miliardi e mezzo di anni, e fa parte di un universo ancora più antico, nato circa 13,6 miliardi di anni fa. In realtà, secondo studi recenti noi viviamo il primo mattino della storia dei pianeti potenzialmente in grado di ospitare la vita: la grande maggioranza dei pianeti abitabili dell'universo, insomma, deve ancora nascere. Ciò può sembrare sorprendente, visto che il tasso di nascita di nuove stelle ha raggiunto il suo massimo molto tempo fa, e sta già rallentando. Due cose però abbondano nel nostro universo: le nubi di gas e polveri, che potranno formare nuovi sistemi planetari, e soprattutto il tempo. Se, come sembra probabile, il cosmo continuerà ad espandersi per sempre, l'ultima stella si spegnerà tra 100 miliardi di miliardi di anni! Ebbene, secondo le leggi della statistica, anche supponendo che in questo momento noi siamo l'unica specie intelligente dell'universo (l'ipotesi più pessimistica, che non è detto sia vera), ci saranno così tanti mondi abitabili da dar vita almeno a un altro centinaio di civiltà come la nostra. Insomma, se ora noi siamo soli, forse è perchè siamo stati... i primi. Siamo arrivati all'appuntamento troppo presto, ancora circondati dal riverbero infuocato del Big Bang. Ma che accade se la nostra civiltà fosse nata molto più tardi, nella Timeline dell'universo? Se vivessimo in un cosmo molto più vecchio, da 100 a 1000, o addirittura a 10.000 miliardi di anni dal Big Bang, noi abiteremmo sotto un cielo molto più povero, illuminato solo da stelle anziane e piuttosto deboli. L'espansione dell'universo, accelerata dall'energia oscura, renderà le galassie sempre più isolate e fioche, e la radiazione di fondo sarà tanto diluita da risultare impercettibile: forse crederemmo in un universo eterno e stazionario, che non ha mai avuto un inizio e non avrà mai una fine. Quali gli impatti sulla nostra civiltà? (ipotizzata da Enrica S.)
La civiltà isocronica. In un'epoca indeterminata della storia umana viene inventata una macchina del tempo, ed i viaggi temporali si mostrano facili e poco costosi. Per di più, una certa coerenza della storia impedisce i più gravi paradossi temporali immaginati nella fantascienza. Si ha l’unificazione temporale dell’umanità: Il governo mondiale del futuro prende contatto con tutti i governi e regni del passato e del suo futuro per convincerli ad unirsi. Cosi é firmato il trattato di Rûmah (antica Roma) che fonda la Repubblica Panumana Isocronica. In breve tempo la storia muore, tutte le epoche aderiscono al nuovo Stato anche se conservano le loro civiltà. Le parole « storia » e « tempo » spariscono del vocabolario, lasciando l’umanità in uno sistema-mondo totale e senza limite (il più grandioso progetto mai concepito da Perchè no?: cliccate qui per leggerne altri particolari!)
L'Universo Antropico. Un'alternativa all'ucronia precedente. Com'è noto, la storia dell'universo può essere divisa in otto ere, la cui durata varia da poche frazioni di secondo a miliardi di anni. Ciascuna di queste ere è caratterizzata da un avvenimento particolare, come la separazione di una forza fondamentale dalle altre, oppure la formazione dei primi nuclei. Esse sono l'Era di Planck, l'Era di grande unificazione, l'Era dell'Inflazione, l'Era Elettrodebole, l'Era degli Adroni, l'Era della Nucleosintesi, l'Era dell'Universo Opaco, l'Era della materia (l'Universo attuale). Ora l'esercizio consiste nell'immaginare che, mediante una macchina del tempo, Uomini del lontanissimo futuro vadano ad interferire con i processi che hanno caratterizzato queste otto ere per rigenerare un "Universo Antropico", ossia ordinato dall’Uomo, e mettere ordine nel Caos Cosmico. Cosa ne risulterà? (se lo chiede Renat1)
L'Eterno Ritorno. Ulteriore perfezionamento: tutta la nostra storia, originariamente, era destinata diversamente, per la precisione a un futuro peggiore, ma gli abitanti di quel futuro, tornando indietro nel tempo, hanno cambiato la storia facendo nascere la nostra epoca, più pacifica e tollerabile della loro ma cessando di "esistere" come universo! In altre parole, tutta la nostra storia potrebbe non essere altro che un continuo alternarsi situazione brutta - viaggio nel tempo - situazione migliore - viaggio nel tempo, che conduce a una linea temporale sempre più perfezionata! La storia potrebbe addirittura ripetersi in eterno, una sorta di continuo eterno ritorno che però, sia grazie all'indeterminazione della fisica dei quanti, sia grazie alle "reminiscenze" dei vari universi, è possibile modificare e spezzare. Immaginate che qualcuno si accorga che l'universo si ripete da miliardi di anni allo stesso modo, e sappia prevedere come! (è un colpo di genio di MorteBianca)
Le particelle senzienti. In alcuni filoni della fantascienza si parla di galassie senzienti. E se fossero i quark, i neutrini ed i fotoni (per tacer delle stringhe, e delle altre particelle subatomiche più o meno note), ad essere senzienti? Non "intelligenti", quanto meno non nel senso che diamo comunemente a tale termine, ma senzienti. Ovvero, se le galassie erano da paragonarsi alle sequoie, le particelle subatomiche lo sarebbero ai protozoi... (un colpo di genio del Marziano)
Trasposizione transtemporale. Il principio è semplice: si crea in laboratorio  un mini-buco nero, lo si "allarga" con materia "negativa" (ancora da scoprire) e si "entra" attraverso quello in un "universo parallelo". Lì bisogna portare una strumentazione analoga per ripetere il giochetto e  tornare. Il difficile sarebbe orientarsi fra gli universi ma, fortunatamente, ritornare  al proprio è relativamente semplice. La realizzazione di questa straordinaria invenzione in un futuro più o meno lontano permetterebbe di prelevare risorse da "Terre alternative" disabitate, dal momento che ce ne sono infinite. Allo stesso tempo si potrebbe investigare su tutte le attività umane in tutti gli universi paralleli (un'altra geniale idea di Andrea Marcobelli, da lui sfruttata in questo suo geniale racconto)
Palingenesi. L'universo non è piatto, come dimostrano le ultime osservazioni, cioè l'espansione illimitata non prevale sulla gravitazione che tenderebbe a farlo richiudere, ma si verifica proprio quest'ultima circostanza: per esempio l'energia oscura, che costituisce il 76 % dell'universo (la materia visibile ne forma il 4 % e la materia oscura il 20 %), subisce una transizione di fase e da repulsiva diventa attrattiva. Circa cento miliardi di anni nel futuro l'espansione si arresta e le galassie tornano a correre l'una verso l'altra. La densità e la temperatura dell'universo aumentano, gli atomi si dissolvono, le quattro forze della natura si riunificano in una sola e l'universo coalesce in una singolarità quantica che subito dopo esplode in un nuovo Big Bang. E tutto ricomincia (l'ultima ucronia in ordine cronologico è del nostro webmaster William Riker)

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