giovedì 12 gennaio 2017

ucronie

http://www.fmboschetto.it/Utopiaucronia/lista_ucronie.htm

L'uomo vegetale. Nel lontano futuro della Terra, potrebbero estinguersi tutte le specie animali, e così potrebbero essere invece i vegetali ad evolversi in maniera esponenziale e a prendere il posto degli animali, evolvendo forme in grado di muoversi autonomamente e addirittura di ragionare, come l'alieno del film "La Cosa da un altro mondo" (1951). Esse estrarrebbero il nutrimento dai minerali, dall'acqua e dalla luce del sole e si riprodurrebbero senza traccia di sesso, attraverso semi contenuti in ricettacoli posti nelle palme delle mani. Nel film suddetto, l'"uomo vegetale" è un mostro da incubo, un vampiro che si nutre di sangue umano, ma si può pensare anche a vegetali "buoni": un Mozart carota o un Einstein ontano... (idea non meno folle di William Riker, venutagli dopo aver rivisto in VHS il film citato)
Homo futurus/1. Dopo aver scoperto il balzo iperspaziale, di sistema in sistema l'umanità colonizza tutta la Galassia; le comunità umane isolate tra di loro evolvono in nuove specie intelligenti, così da avere un Homo sol, un Homo syrius, un Homo vega, un Homo aldebaran, e via immaginando (altra grandiosa visione di William Riker)
Homo futurus/2. Nel lontanissimo futuro l'umanità si evolve in una forma di vita di pura energia (proposta da William Riker, che si è ispirato ad una puntata del telefilm "Galactica" del 1978)
Homo futurus/3. Dalla nostra prospettiva, la Terra è un pianeta antico, con più di quattro miliardi e mezzo di anni, e fa parte di un universo ancora più antico, nato circa 13,6 miliardi di anni fa. In realtà, secondo studi recenti noi viviamo il primo mattino della storia dei pianeti potenzialmente in grado di ospitare la vita: la grande maggioranza dei pianeti abitabili dell'universo, insomma, deve ancora nascere. Ciò può sembrare sorprendente, visto che il tasso di nascita di nuove stelle ha raggiunto il suo massimo molto tempo fa, e sta già rallentando. Due cose però abbondano nel nostro universo: le nubi di gas e polveri, che potranno formare nuovi sistemi planetari, e soprattutto il tempo. Se, come sembra probabile, il cosmo continuerà ad espandersi per sempre, l'ultima stella si spegnerà tra 100 miliardi di miliardi di anni! Ebbene, secondo le leggi della statistica, anche supponendo che in questo momento noi siamo l'unica specie intelligente dell'universo (l'ipotesi più pessimistica, che non è detto sia vera), ci saranno così tanti mondi abitabili da dar vita almeno a un altro centinaio di civiltà come la nostra. Insomma, se ora noi siamo soli, forse è perchè siamo stati... i primi. Siamo arrivati all'appuntamento troppo presto, ancora circondati dal riverbero infuocato del Big Bang. Ma che accade se la nostra civiltà fosse nata molto più tardi, nella Timeline dell'universo? Se vivessimo in un cosmo molto più vecchio, da 100 a 1000, o addirittura a 10.000 miliardi di anni dal Big Bang, noi abiteremmo sotto un cielo molto più povero, illuminato solo da stelle anziane e piuttosto deboli. L'espansione dell'universo, accelerata dall'energia oscura, renderà le galassie sempre più isolate e fioche, e la radiazione di fondo sarà tanto diluita da risultare impercettibile: forse crederemmo in un universo eterno e stazionario, che non ha mai avuto un inizio e non avrà mai una fine. Quali gli impatti sulla nostra civiltà? (ipotizzata da Enrica S.)
La civiltà isocronica. In un'epoca indeterminata della storia umana viene inventata una macchina del tempo, ed i viaggi temporali si mostrano facili e poco costosi. Per di più, una certa coerenza della storia impedisce i più gravi paradossi temporali immaginati nella fantascienza. Si ha l’unificazione temporale dell’umanità: Il governo mondiale del futuro prende contatto con tutti i governi e regni del passato e del suo futuro per convincerli ad unirsi. Cosi é firmato il trattato di Rûmah (antica Roma) che fonda la Repubblica Panumana Isocronica. In breve tempo la storia muore, tutte le epoche aderiscono al nuovo Stato anche se conservano le loro civiltà. Le parole « storia » e « tempo » spariscono del vocabolario, lasciando l’umanità in uno sistema-mondo totale e senza limite (il più grandioso progetto mai concepito da Perchè no?: cliccate qui per leggerne altri particolari!)
L'Universo Antropico. Un'alternativa all'ucronia precedente. Com'è noto, la storia dell'universo può essere divisa in otto ere, la cui durata varia da poche frazioni di secondo a miliardi di anni. Ciascuna di queste ere è caratterizzata da un avvenimento particolare, come la separazione di una forza fondamentale dalle altre, oppure la formazione dei primi nuclei. Esse sono l'Era di Planck, l'Era di grande unificazione, l'Era dell'Inflazione, l'Era Elettrodebole, l'Era degli Adroni, l'Era della Nucleosintesi, l'Era dell'Universo Opaco, l'Era della materia (l'Universo attuale). Ora l'esercizio consiste nell'immaginare che, mediante una macchina del tempo, Uomini del lontanissimo futuro vadano ad interferire con i processi che hanno caratterizzato queste otto ere per rigenerare un "Universo Antropico", ossia ordinato dall’Uomo, e mettere ordine nel Caos Cosmico. Cosa ne risulterà? (se lo chiede Renat1)
L'Eterno Ritorno. Ulteriore perfezionamento: tutta la nostra storia, originariamente, era destinata diversamente, per la precisione a un futuro peggiore, ma gli abitanti di quel futuro, tornando indietro nel tempo, hanno cambiato la storia facendo nascere la nostra epoca, più pacifica e tollerabile della loro ma cessando di "esistere" come universo! In altre parole, tutta la nostra storia potrebbe non essere altro che un continuo alternarsi situazione brutta - viaggio nel tempo - situazione migliore - viaggio nel tempo, che conduce a una linea temporale sempre più perfezionata! La storia potrebbe addirittura ripetersi in eterno, una sorta di continuo eterno ritorno che però, sia grazie all'indeterminazione della fisica dei quanti, sia grazie alle "reminiscenze" dei vari universi, è possibile modificare e spezzare. Immaginate che qualcuno si accorga che l'universo si ripete da miliardi di anni allo stesso modo, e sappia prevedere come! (è un colpo di genio di MorteBianca)
Le particelle senzienti. In alcuni filoni della fantascienza si parla di galassie senzienti. E se fossero i quark, i neutrini ed i fotoni (per tacer delle stringhe, e delle altre particelle subatomiche più o meno note), ad essere senzienti? Non "intelligenti", quanto meno non nel senso che diamo comunemente a tale termine, ma senzienti. Ovvero, se le galassie erano da paragonarsi alle sequoie, le particelle subatomiche lo sarebbero ai protozoi... (un colpo di genio del Marziano)
Trasposizione transtemporale. Il principio è semplice: si crea in laboratorio  un mini-buco nero, lo si "allarga" con materia "negativa" (ancora da scoprire) e si "entra" attraverso quello in un "universo parallelo". Lì bisogna portare una strumentazione analoga per ripetere il giochetto e  tornare. Il difficile sarebbe orientarsi fra gli universi ma, fortunatamente, ritornare  al proprio è relativamente semplice. La realizzazione di questa straordinaria invenzione in un futuro più o meno lontano permetterebbe di prelevare risorse da "Terre alternative" disabitate, dal momento che ce ne sono infinite. Allo stesso tempo si potrebbe investigare su tutte le attività umane in tutti gli universi paralleli (un'altra geniale idea di Andrea Marcobelli, da lui sfruttata in questo suo geniale racconto)
Palingenesi. L'universo non è piatto, come dimostrano le ultime osservazioni, cioè l'espansione illimitata non prevale sulla gravitazione che tenderebbe a farlo richiudere, ma si verifica proprio quest'ultima circostanza: per esempio l'energia oscura, che costituisce il 76 % dell'universo (la materia visibile ne forma il 4 % e la materia oscura il 20 %), subisce una transizione di fase e da repulsiva diventa attrattiva. Circa cento miliardi di anni nel futuro l'espansione si arresta e le galassie tornano a correre l'una verso l'altra. La densità e la temperatura dell'universo aumentano, gli atomi si dissolvono, le quattro forze della natura si riunificano in una sola e l'universo coalesce in una singolarità quantica che subito dopo esplode in un nuovo Big Bang. E tutto ricomincia (l'ultima ucronia in ordine cronologico è del nostro webmaster William Riker)

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