venerdì 3 febbraio 2017

Ecco l’ultimo strumento per i trader del greggio, efficace e gratuito

1.02.2017 16:03
 

Tra i trader del petrolio sta diventando sempre più popolare una domanda, dove si trova la materia prima, o dove è diretta? Uno dei metodi migliori per seguire il movimento del petrolio è quello di seguire gli spostamenti delle petroliere.
Diverse aziende, alcune di cui abbiamo parlato qui la scorsa estate, offrono questi dati previo pagamento di una tariffa di iscrizione. Tuttavia, nell'ultimo anno si è creata una comunità di trader che discute di petrolio e condividere dati senza barriere o blocchi. Ne è nato un sito che offre dati gratuiti sul movimento del petrolio.
  1. si definisce come “l’unico sito web gratuito che tiene traccia giornalmente del numero di barili di greggio e prodotti raffinati presenti in diverse località e flotte di interesse”. TankerTrackers, diretto da tre trader del petrolio non professionisti, Samir Madani, Lisa Ward, e Kishore Gunturu, è nato dal gruppo Twitter #OOTT. Nel dicembre del 2016, il gruppo ha lanciato il sito per condividere informazioni sul movimento del petrolio.
TankerTrackers rileva il numero di barili di petrolio nei porti e nei punti di consegna statunitensi tramite delle istantanee giornaliere delle località in cui si trovano le petroliere. Tramite questo conteggio giornaliero riescono ad anticipare il numero di barili che entrano negli Stati Uniti prima dei dati rilasciati dal rapporto settimanale dell’EIA. Con l’aiuto dei dati ufficiali mensili rilasciati da diversi ministeri, e grazie ai dati JODI, Joint Organisations Data Initiative for oil and gas transparency, (tramite l’IEF), il sito aggiorna su base mensile le importazioni, le esportazioni, le produzioni e le raffinerie operanti. Questo permette loro di calcolare le variazioni dei prezzi d’acquisto e di offrire dettagli sulle scorte di greggio in Cina, India, Russia, Arabia Saudita e altri paesi ancora.
Ad esempio, TankerTrackers.com ha determinato che nel 2016, la Cina ha speso una media di 41,28 dollari al barile ed ha aggiunto 270 milioni di barili di petrolio alle scorte nazionali. L’Arabia Saudita, invece, ha utilizzato 56 milioni di barili delle propri scorte. Queste informazioni sono pubblicate nello stesso giorno delle pubblicazioni ufficiali, in un formato facile da leggere.
Inoltre, il sito segue le scorte in mare di diversi paesi, oltre che di diverse aziende corporate e flotte nazionali durante gli spostamenti intorno al globo. Le scorte flottanti sono molto interessanti, poiché molti paesi non inseriscono queste scorte nei rapporti ufficiali. Ad esempio, è risaputo che l’Iran comunichi solo gli aumenti delle scorte sulle petroliere e non comunichi i cali delle scorte. I dati di TankerTrackers.com mostrano che l’Iran esporta petrolio dalle scorte sulle petroliere per nascondere le riduzioni delle estrazioni.
Lisa Ward spiega:
“Crediamo che il calo delle [scorte sulle petroliere] iraniane sia legato alle 35 petroliere noleggiate all’UE ed al fatto che i livelli di produzione non [stiano] rispettando i volumi riportati”.
“L’Iran attualmente esporta circa una petroliera a settimana solo dalle [scorte sulle petroliere]” dichiara Samir Madani. Lisa Ward aggiunge “possiamo vedere tutto tramite i nostri dati FloSto osservando le petroliere e seguendo gli aggiornamenti grazie ai feed #OOTT in tempo reale su Twitter”. Tutto questo è utilizzato dai trader per riuscire ad avere un quadro più chiaro delle scorte globali.
Nello stesso momento, dall’altra parte del mondo, TankerTrackers.com si informa sulle condizioni meteo intorno al porto di Houston, Texas. Seguono gli aggiornamenti dalla guardia costiera statunitense e controllano regolarmente le webcam. Questo ha permesso loro di tenere traccia delle condizioni meteo che hanno interessato lo scorso mese il porto di Houston, caratterizzate da una fortissima nebbia.
Come conseguenza della scarsa visibilità, molte petroliere sono rimaste al largo di Houston e non sono riuscite a scaricare i loro cargo al porto. Utilizzando il conteggio giornaliero dei barili, il gruppo ha previsto l’aumento delle importazioni di greggio negli USA prima dei dati ufficiali, poiché le petroliere erano all’interno delle acque nazionali statunitensi. Tuttavia, diverse aziende che seguono gli spostamenti del petrolio hanno riportato erroneamente un calo. Osservando i dati ufficiali dell’EIA, TankerTrackers.com aveva previsto correttamente un aumento delle scorte.
Il gruppo, inoltre, risponde alle richieste specifiche di alcuni trader del petrolio che richiedono di seguire determinate petroliere. Ad esempio, alcune delle petroliere che il gruppo sta seguendo attualmente sono Humanity (che dall’Iran naviga verso la Corea del sud) ed Energy R (che dall’Arabia Saudita naviga verso il Texas).
Il loro account Twitter (assolutamente da seguire) @TankerTrackers, offre delle analisi e delle informazioni che non si trovano sul sito. Il gruppo ha scelto Twitter perché offre delle notifiche istantanee ed ha un’utenza molto vasta. Tuttavia, il sito, oltre ai dati, offre alcuni manuali che i trader possono studiare per capire ed interpretare le informazioni presenti sul sito. Gli ideatori hanno intenzione di introdurre via via nuove funzioni, in previsione di una crescita.
I creatori del sito ci tengono a sottolineare che TankerTrackers.com è un sito web, non è un’azienda. Non ci sono utili. I fondatori credono che le informazioni debbano essere gratuite ed accessibili per tutti. Infatti, hanno rifiutato i pagamenti offerti dagli utenti, chiedendo loro di offrire i fondi agli enti benefici che operano a tutela dei bambini nelle zone di guerra.

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