L'uomo
vegetale. Nel lontano futuro della Terra, potrebbero estinguersi
tutte le specie animali, e così potrebbero essere invece
i vegetali ad evolversi in maniera
esponenziale e a prendere il posto
degli animali, evolvendo forme in grado di muoversi autonomamente e
addirittura
di ragionare, come l'alieno del film "La Cosa da un altro mondo" (1951).
Esse estrarrebbero il nutrimento dai minerali, dall'acqua e dalla
luce del sole e si riprodurrebbero senza traccia di sesso, attraverso
semi
contenuti in ricettacoli posti nelle palme delle mani. Nel film
suddetto, l'"uomo vegetale" è un mostro da incubo, un vampiro che si
nutre di
sangue umano, ma si può pensare anche a vegetali "buoni": un Mozart
carota o un Einstein ontano... (idea non meno folle di William
Riker, venutagli dopo aver rivisto in VHS il film citato)
Homo
futurus/1. Dopo aver
scoperto il balzo iperspaziale, di sistema in sistema l'umanità
colonizza tutta la Galassia; le comunità umane isolate tra di loro
evolvono in nuove specie intelligenti, così da
avere un Homo sol, un Homo syrius, un Homo vega, un Homo aldebaran, e via
immaginando (altra grandiosa visione di William
Riker)
Homo
futurus/2. Nel
lontanissimo futuro l'umanità si evolve in una forma di
vita di pura energia (proposta da William
Riker, che si è ispirato ad una puntata del telefilm "Galactica"
del 1978)
Homo
futurus/3. Dalla nostra prospettiva, la Terra è un pianeta antico, con
più di quattro miliardi e mezzo di anni, e fa parte di un universo ancora più
antico, nato circa 13,6 miliardi di anni fa. In realtà, secondo studi recenti
noi viviamo il primo mattino della storia dei pianeti potenzialmente in grado di
ospitare la vita: la grande maggioranza dei pianeti abitabili dell'universo,
insomma, deve ancora nascere. Ciò può sembrare sorprendente, visto che il
tasso di nascita di nuove stelle ha raggiunto il suo massimo molto tempo fa, e
sta già rallentando. Due cose però abbondano nel nostro universo: le nubi di
gas e polveri, che potranno formare nuovi sistemi planetari, e soprattutto il
tempo. Se, come sembra probabile, il cosmo continuerà ad espandersi per sempre,
l'ultima stella si spegnerà tra 100 miliardi di miliardi di anni! Ebbene,
secondo le leggi della statistica, anche supponendo che in questo momento noi
siamo l'unica specie intelligente dell'universo (l'ipotesi più pessimistica,
che non è detto sia vera), ci saranno così tanti mondi abitabili da dar vita
almeno a un altro centinaio di civiltà come la nostra. Insomma, se ora noi
siamo soli, forse è perchè siamo stati... i primi. Siamo arrivati
all'appuntamento troppo presto, ancora circondati dal riverbero infuocato del
Big Bang. Ma che accade se la nostra civiltà fosse nata molto più tardi, nella
Timeline dell'universo? Se vivessimo in un cosmo molto più vecchio, da 100 a
1000, o addirittura a 10.000 miliardi di anni dal Big Bang, noi abiteremmo sotto
un cielo molto più povero, illuminato solo da stelle anziane e piuttosto
deboli. L'espansione dell'universo, accelerata dall'energia oscura, renderà le
galassie sempre più isolate e fioche, e la radiazione di fondo sarà tanto
diluita da risultare impercettibile: forse crederemmo in un universo eterno e
stazionario, che non ha mai avuto un inizio e non avrà mai una fine. Quali gli
impatti sulla nostra civiltà? (ipotizzata da
Enrica
S.)
La
civiltà isocronica. In un'epoca indeterminata della storia umana viene
inventata una macchina del tempo, ed i viaggi temporali si mostrano facili e
poco costosi. Per di più, una certa coerenza della storia impedisce i più
gravi paradossi temporali immaginati nella fantascienza. Si ha l’unificazione
temporale dell’umanità: Il governo mondiale del futuro prende contatto con
tutti i governi e regni del passato e del suo futuro per convincerli ad unirsi.
Cosi é firmato il trattato di Rûmah (antica Roma) che fonda la Repubblica
Panumana Isocronica. In breve tempo la storia muore, tutte le epoche aderiscono
al nuovo Stato anche se conservano le loro civiltà. Le parole « storia » e «
tempo » spariscono del vocabolario, lasciando l’umanità in uno sistema-mondo
totale e senza limite (il più grandioso progetto mai concepito da Perchè
no?: cliccate qui per leggerne altri
particolari!)
L'Universo
Antropico. Un'alternativa all'ucronia precedente. Com'è noto, la
storia
dell'universo può essere divisa in otto ere, la cui durata varia da
poche frazioni di secondo a miliardi di anni. Ciascuna di queste ere è
caratterizzata da un avvenimento particolare,
come la separazione di una forza fondamentale dalle altre, oppure la
formazione dei primi nuclei.
Esse sono l'Era di Planck, l'Era di grande unificazione, l'Era
dell'Inflazione,
l'Era Elettrodebole, l'Era degli Adroni, l'Era della Nucleosintesi,
l'Era
dell'Universo Opaco, l'Era della materia (l'Universo attuale). Ora
l'esercizio
consiste nell'immaginare che, mediante una macchina del tempo, Uomini
del lontanissimo futuro
vadano ad interferire con i processi che hanno caratterizzato queste
otto ere per rigenerare un
"Universo Antropico", ossia ordinato dall’Uomo, e mettere ordine nel
Caos Cosmico.
Cosa ne risulterà? (se lo chiede Renat1)
L'Eterno
Ritorno. Ulteriore
perfezionamento: tutta la nostra storia, originariamente, era destinata
diversamente, per la precisione a un futuro peggiore, ma gli abitanti di
quel futuro, tornando indietro nel tempo, hanno cambiato la storia
facendo nascere la nostra epoca, più pacifica e tollerabile della loro
ma cessando di "esistere" come
universo! In altre parole, tutta la nostra storia potrebbe non essere
altro che un continuo
alternarsi situazione brutta - viaggio nel tempo - situazione migliore -
viaggio nel tempo, che conduce a una linea temporale sempre più
perfezionata! La storia potrebbe addirittura ripetersi in eterno, una
sorta di continuo eterno ritorno
che però, sia grazie all'indeterminazione della fisica dei quanti, sia
grazie alle "reminiscenze" dei vari universi, è possibile modificare e
spezzare.
Immaginate che qualcuno si accorga che l'universo si ripete da miliardi
di anni allo stesso modo, e sappia prevedere come!
(è un colpo di genio di MorteBianca)
Le
particelle senzienti. In alcuni filoni della fantascienza si
parla di
galassie senzienti. E se fossero i quark, i neutrini ed i fotoni (per
tacer delle stringhe, e delle altre particelle
subatomiche più o meno note), ad essere senzienti? Non "intelligenti",
quanto meno non nel senso che diamo comunemente a tale termine, ma
senzienti. Ovvero, se le galassie erano da paragonarsi alle sequoie, le
particelle
subatomiche lo sarebbero ai protozoi... (un colpo di genio del
Marziano)
Trasposizione
transtemporale. Il principio è semplice: si crea in laboratorio un
mini-buco nero, lo si "allarga"
con materia "negativa" (ancora da scoprire)
e si "entra" attraverso quello in un "universo parallelo".
Lì bisogna portare una strumentazione analoga per ripetere il giochetto
e tornare. Il difficile sarebbe
orientarsi fra gli universi ma, fortunatamente, ritornare al proprio è
relativamente semplice. La realizzazione di questa straordinaria invenzione in
un futuro più o meno lontano permetterebbe di prelevare risorse da "Terre
alternative" disabitate, dal momento che ce ne sono infinite. Allo stesso
tempo si potrebbe investigare su tutte le attività umane in tutti gli universi
paralleli (un'altra geniale idea di Andrea
Marcobelli, da lui sfruttata in questo suo geniale racconto)
Palingenesi.
L'universo non è piatto, come dimostrano le ultime osservazioni, cioè
l'espansione illimitata non prevale sulla gravitazione che tenderebbe a farlo
richiudere, ma si verifica proprio quest'ultima circostanza: per esempio
l'energia oscura, che costituisce il 76 % dell'universo (la materia visibile ne
forma il 4 % e la materia oscura il 20 %), subisce una transizione di fase e da
repulsiva diventa attrattiva. Circa cento
miliardi di anni nel futuro l'espansione si arresta e le galassie tornano a
correre l'una verso l'altra. La densità e la temperatura dell'universo
aumentano, gli atomi si dissolvono, le quattro forze della natura si riunificano
in una sola e l'universo coalesce in una singolarità quantica che subito dopo
esplode in un nuovo Big Bang. E tutto ricomincia (l'ultima ucronia in ordine
cronologico è del nostro webmaster William
Riker)
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