mercoledì 25 gennaio 2017

Metodologia di rating delle PA

NOTE METODOLOGICHE – sintesi
Il progetto pluriennale che ha portato alla realizzazione del modello di Rating Pubblico ha richiesto un team di ricerca multidisciplinare.
Dopo un’approfondita analisi di fattibilità, il prototipo di Rating Pubblico è stato testato su Asl e Regioni; è ora applicabile anche alle altre tipologie di Amministrazione Pubblica, come i Comuni, i Minsiteri, etc…
L’ambito di applicazione non riguarda solo l’Italia, ma anche l’Europa e il resto del mondo.
Il prototipo è tutelato da deposito del copyright e dalla registrazione del relativo marchio e logo:
logorep2016
Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
Registrazione marchio d’impresa n.0001511209 del 6/4/2012

Per arrivare a un tale risultato, si è cominciato dall’analisi delle principali fonti normative e dallo studio della più autorevole bibliografia, seguita con un continuo aggiornamento. Si è così proceduto a individuare le caratteristiche salienti dei soggetti pubblici, in termini di struttura, scopi e modalità di azione; al loro interno, poi, sono state selezionate quelle misurabili, cui è stato attribuito il nome di Macroindicatori. In particolare, l’attenzione è stata rivolta all’impatto delle attività delle Amministrazioni Pubbliche sulle diverse categorie di stakeholders, tra cui i cittadini, le imprese, le istituzioni, la comunità internazionale.
(Clicca sull’immagine per visualizzare la tabella)
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Ogni Macroindicatore è stato, poi, declinato negli aspetti più significativi, ai quali è stato dato il nome di Indicatori, in tal modo costruendo una griglia di valutazione.
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L’attribuzione di un punteggio su base 100 ad ogni Indicatore e Macroindicatore è stata tradotta in uno score finale della P.A. tramite l’applicazione di un algoritmo matematico, in grado, altresì, di misurare un ulteriore aspetto considerato essenziale per il soggetto pubblico: il livello di trasparenza.
Al termine del processo di valutazione, ad ogni soggetto pubblico viene attribuito un Rating finale (Final Rating), suddiviso in classi da F (Fallible) a PPP (Very Good):
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Il Final Rating, a sua volta, è disaggregabile in un punteggio relativo alla performance (Normal Score) e in uno relativo al livello di trasparenza (Transparency Level).
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In base al Rating ottenuto, il singolo soggetto pubblico viene posizionato all’interno di un rank relativo alla sua tipologia di P.A., ad esempio le Regioni: sarà così possibile misurare la sua distanza dal benchmark di riferimento, costituito dal miglior Rating possibile in quel dato momento, e dal benchmark di media, dato dalla media dei Rating di tutti gli enti analizzati per tipologia.
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La determinazione degli Indicatori da considerare, dei punteggi e dei pesi da attribuire, delle soglie di definizione delle classi di Rating, è stata realizzata sulla base delle competenze e dell’esperienza dei responsabili della ricerca, che, oltre ad essere fondatori di Fondazione Etica, vantano un bagaglio di oltre quindici anni di ricerca sulla sostenibilità ESG (environmental, social, governance) di business aziendali, governi in quanto emittenti, gestori di fondi.
(Estratto da “Nota Medodologica”)

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